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Siamo alle solite, anzi sempre peggio. Adesso alle palesi incapacità ed inerzia dell’Amministrazione comunale locrese si aggiunge la menzogna. Il sindaco Giuseppe Lombardo ha davvero toccato il fondo. Si scopre, come si sospettava già da tempo, essere non solo apatico e incompetente nell’amministrare cosa pubblica, ma anche un grande bugiardo. La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere e all’orecchie di chi vuol sentire.
Lo scorso 2 maggio, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, il primo cittadino locrese, ha mentito spudoratamente, infrangendo la regole della lealtà e del rispetto verso la res pubblica, di fronte all’interrogazione dei gruppi di minoranza, che chiedevano la motivazione della drastica “amputazione” degli alberi di via Matteotti piuttosto di una usuale e semplice potatura. Giustificazione assurda che Lombardo ha fatto risalire ad una, a detta sua, perizia effettuata da un esperto del settore, che richiedeva un necessario intervento sugli alberi poiché era stata diagnosticata una malattia sugli arbusti stessi.
Tale perizia, riferì Lombardo durante la seduta consiliare, era stata depositata presso gli Uffici competenti. «Quanto di più falso. Infatti- affermano i consiglieri Giovanni Calabrese, Anna Francesca Capogreco, Alfonso Passafaro (leali alla città), Francesco Macrì (SiAmo Locri), Raffaele Sainato (Città in Comune) – sono state molte le perplessità che ci hanno spinto, nei giorni a seguire, a verificare quanto affermato dall’amministratore, guida di una città e dei suoi cittadini. L’amara, ma prevedibile sorpresa, è stata quella di non essere riusciti a rintracciare nessun atto che confermasse quanto dichiarato in Consiglio».
Gli stessi, tramite il consigliere del gruppo SiAmo Locri, Francesco Macrì, hanno sporto denuncia presso la Polizia Municipale, non esistendo nessuna relazione ufficiale che giustificasse l’operazione di “amputazione” degli arbusti.
«Preme sottolineare- chiosano- l’assoluta indifferenza ed ipocrisia di molte associazioni ambientaliste rimaste a guardare e passive a tale comportamento che va ad infrangersi con gli stessi principi sul rispetto della natura e dell’ambiente che ci circonda».
«Nella precedente Amministrazione – ricordano- quando si intervenne sulla riqualificazione della villa comunale e sulla potatura, e non sul drastico troncamento degli alberi, gli ambientalisti appartenenti al Circolo Locrinasce, all’associazione WWF e l’ex leader della sinistra ambientalista rappresentata in consiglio comunale dal “coerente” Sergio Laganà, si schierarono, senza nessun fondamento, ma per partito preso, verso gli amministratori del tempo; mentre, oggi, di fronte ad un ingiustificato scempio portato avanti dall’Amministrazione Lombardo e i suoi adepti, gli stessi tacciono».
«Allo stesso tempo- dichiarano i consiglieri di minoranza- non possiamo non condannare il grave comportamento del sindaco Lombardo che in Consiglio ha “mentito sapendo di mentire”, venendo meno ad un dovere istituzionale nel pieno delle rappresentanze delle funzioni pubbliche attribuitegli».
«Sarebbe il caso – suggeriscono i consiglieri – che il Consiglio comunale si dotasse dell’avanzato software realizzato dalla Columbia University capace di analizzare i discorsi detti ed individuare le bugie manifestate nel discorso. Consigliamo pertanto – continuano- al presidente del Consiglio Comunale, Antonio Cavo di prendere contatti con la professoressa Julia Hirschberg, docente della Columbia University che ha realizzato tale applicazione a “prova di bugiardo”. Ironia a parte, secondo la minoranza urge ed è d’uopo, portare all’attenzione di tutta la cittadinanza la scelleratezza, che ogni giorno, gli amministratori attuali, compiono ai danni della città: «Rinnoviamo il nostro dissenso nei confronti del sindaco per il grave comportamento e manifestiamo preoccupazione per ritardi accumulati in tutti i settori per inerzia e incapacità governativa.
Non per ultimo, vogliamo riprendere i contenuti di uno dei capisaldi e priorità “Ambiente e territorio” che la coalizione Civica solidale, oggi alla guida della maggioranza, espose durante la campagna elettorale dello scorso maggio: “Interventi per il decoro urbano e la riqualificazione del verde pubblico”. Decoro e riqualificazione, appunto, non distruzione ed abbattimento degli alberi. Erano solo belle parole. Peccato che i fatti, oggi, dicono e mostrano altro. Ma il legname degli alberi, almeno, potrà servirà a costruire tanti altri bei “nasi di Pinocchio”.
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