Questo post é stato letto 57600 volte!
Riceviamo e pubblichiamo:
La notizia che con il nuovo orario ferroviario a partire da Dicembre la Calabria e soprattutto la Locride saranno per l’ennesima volta penalizzate non stupisce specie conoscendo il meccanismo che sta dietro all’elaborazione degli orari ferroviari in Italia.
Come ogni anno Governo e Regioni stipulano o rivedono con l’azienda ferroviaria (ancora al 100% statale nonostante si pensi il contrario) il poco conosciuto “Contratto di servizio” con il quale lo Stato si impegna a pagare quanto richiesto da Trenitalia per l’effettuazione dei collegamenti che non rientrano nelle logiche di mercato (tutti tranne la maggior parte dei treni Eurostar o Alta Velocità).
Come ogni anno fino all’ultimo, e spesso fuori tempo massimo, Governo, Regione e Trenitalia contrattano il da farsi per l’anno successivo e alla fine a “vincere” sono i territori che esprimono una classe politica che riesce a difendere i diritti dei viaggiatori della propria zona mentre “perdono” quelli che esprimono rappresentanti che non riescono a capire l’importanza di un moderno ed efficiente sistema di trasporto pubblico. Inoltre non è mai stata effettuata una seria e veritiera analisi dei disagi dei viaggiatori della Locride, come ad esempio il problema delle fermate notturne nelle stazioni della Campania che determinano l’assalto al treno da parte di pendolari e borsaioli diretti al centro nord mentre il resto dei viaggiatori sta già dormendo da ore.
Non si è poi ancora intervenuti seriamente sul livello di pulizia delle carrozze né si sono effettuati investimenti nel materiale rotabile nonostante esistano da anni treni di ultima generazione progettati proprio per linee a trazione diesel come la ferrovia jonica.
La Locride avrebbe solo vantaggi dall’istituzione di collegamenti ferroviari veloci e frequenti lungo la costa e altrettanto frequenti collegamenti su gomma mare-monti invece che investire risorse in collegamenti doppioni e paralleli tra treni e pullman concentrati solo in alcune fasce orarie e che impediscono un agevole collegamento sia all’interno della Locride stessa che con il resto della Calabria.
La creazione, inoltre, di un’azienda consortile sovracomunale di trasporto urbano della Locride che effettui corse frequenti all’interno dei paesi in coincidenza con l’arrivo e la partenza dei treni nelle stazioni, eviterebbe sia il traffico sulla S.S. 106, ma soprattutto permetterebbe un agevole collegamento con le principali strutture pubbliche e private di cui l’intera Locride è dotata, ma che sono fruibili senza disagi perlopiù solo dai residenti nelle immediate vicinanze.
Velocizzare e migliorare i collegamenti, cosa già da tempo possibile tecnicamente senza interventi sull’infrastruttura, significa moltiplicare le opportunità, di svago, di lavoro, culturali e senza dubbio alleviare il disagio dei lavoratori pendolari e quello legato alla diaspora degli studenti universitari che potrebbero in alcuni casi addirittura evitare di prendere casa fuori sede o perlomeno rincasare più spesso. Il tutto a beneficio dell’economia e della società locridea. Per non parlare poi dei turisti che allo stato attuale non hanno alcuna possibilità di raggiungere la Locride né direttamente dal resto d’Italia né dagli aeroporti di Reggio, Lamezia e Crotone in quanto privi di collegamenti veloci e diretti.
E’ proprio per i drammatici danni sulla nostra economia e sulla popolazione che l’Associazione Artigiani e Commercianti LARA/CLAAI di Locri si sente in dovere di intervenire sulla questione.
Le proposte dell’Associazione Artigiani e Commercianti LARA/CLAAI di Locri sono:
1) Ripristino del collegamento notturno per Roma con le già presenti carrozze cuccette e vagone letto con una razionalizzazione delle fermate che evitino soste in piena notte in Campania e i relativi disagi nonché previsione di arrivo nella Locride non troppo oltre le ore 8:00 del mattino e partenza, verso Roma, non prima delle 21:00
2) Ripristino di collegamenti veloci a cadenza oraria tra la Locride e Reggio (Villa S. G.) e Catanzaro.
3) Istituzione di treni veloci nelle principali fasce orarie con Lamezia, Crotone e Cosenza o almeno l’istituzione di coincidenze che evitino l’attuale assurda situazione di parallelismo con gli orari di arrivo e partenza dei treni (es. arrivo 9.24, partenza altro treno 9.23)
4) Istituzione coincidenze con treni Ferrovie della Calabria a Catanzaro Lido
5) Istituzione di tariffe e biglietti integrati bus+treno a valenza provinciale e regionale come nel Lazio o in Campania anche prevedendo aziende consortili che possano svolgere servizi urbani nei comuni più grossi come Locri e Siderno.
6) Ripristino collegamenti diurni e notturni con la Puglia
7) Istituzione metropolitana di superficie Monasterace-Brancaleone
8) Istituzione treni notturni di qualità interamente “calabri” (con sezioni da ricongiungere a Lamezia e Paola) per il Nord che evitino fermate in Basilicata e Campania
9) Rafforzamento dell’organico della Polizia Ferroviaria di Locri e maggiore controllo delle forze dell’ordine anche dalla parallela S.S. 106 per contrastare i numerosi atti di vandalismo nel tratto Locri-Melito
Non è più possibile tollerare la situazione di continuo smantellamento del servizio di trasporto pubblico che va in controtendenza rispetto ai progressi tecnologici, normativi e addirittura rispetto ai lavori di ammodernamento fatti sulla linea jonica. Al mancato rifinanziamento del sistema Tamburello previsto dal Governo Prodi per ridurre i disagi dei lavori sull’A3 vi è stata la decisione della Regione di accorpare alcune corse destinate alla Locride con quelle dell’area metropolitana aumentando fermate e tempi di percorrenza. Va ricordato che solo qualche anno fa esistevano treni che tra Locri e Reggio impiegavano poco più di un’ora mentre adesso il 99% di essi impiega non meno di un’ora e trenta. Sarebbe interessante sapere se e come sono stati impiegati i 5.000.000 (cinque milioni) di Euro previsti dalla Legge Regionale 1/2006 per investimenti per il trasporto pubblico nella Locride. Sarebbe interessante sapere perché la Regione per la prima volta, in controtendenza con la storia e con il resto d’Italia, non ha istituito un Assessorato ai trasporti, ma ha delegato un semplice consigliere.
La Locride, ormai di fatto isolata dal resto del mondo, rischia ancora di più l’isolamento nel corso dei prossimi mesi in concomitanza della chiusura già prevista dal 25 Novembre del tratto della Strada di Grande Comunicazione Jonio Tirreno a Gioiosa Jonica nonché dalla improcrastinabile chiusura per manutenzione della galleria della Limina. Le Istituzioni locali e nazionali sarebbero irresponsabili se non prendessero con urgenza provvedimenti a breve e a lungo periodo.
La LARA/CLAAI aderisce con convinzione alla manifestazione a difesa del trasporto ferroviario organizzata dall’Ing. Gattuso dell’Università Mediterranea e prevista per Sabato 26 a Catanzaro.
Antonio Guerrieri – Responsabile organizzativo LARA/CLAAI Locri
Questo post é stato letto 57600 volte!