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Durante la prima seduta del Consiglio comunale, svoltasi il 1 giugno, il gruppo consiliare “leali alla città” si è presentato alla cittadinanza, ringraziando quanti hanno sostenuto la lista omonima e quanti continueranno a credere nel percorso politico di “leali alla città”.
A portare i primi saluti ai numerosi presenti, è stato il capogruppo Giovanni Calabrese, che dopo aver ricordato la memoria del sindaco Pelle e del giovane imprenditore Mario Procopio, ha espresso la volontà del gruppo di lavorare in sinergia con la maggioranza, portando avanti un’opposizione costruttiva come dimostrato con il voto al Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Cavo, indicato dalla maggioranza.
« Condivideremo – ha affermato Calabrese- tutte le iniziative finalizzate alla crescita della città di Locri, presentando le nostre proposte che interesseranno più settori. Siamo consapevoli della grave situazione finanziaria che attanaglia la città e quindi sosterremo tutte le iniziative finalizzate alla risoluzione della problematica».
«Oggi- aggiunge Calabrese- la presenza di molti cittadini è sintomatica. L’invito che il nostro gruppo rivolge a tutti i cittadini è quello di attivarsi costantemente per la politica della città, partecipando sempre più numerosi alle sedute del consiglio comunale».
Anche il consigliere Alfonso Passafaro ha auspicato un rapporto di collaborazione lasciando alle spalle le polemiche della campagna elettorale e portando avanti l’impegno preso della lotta alle forze criminali che hanno spesso minato la vita sociale, politica ed economica della città. «Chi si impegna in politica – ha asserito Passafaro- deve avere una condotta trasparente e coerente». Anna Francesca Capogreco, come consigliere di minoranza e unica voce femminile all’interno del Consiglio, ha esternato la sua emozione sia per l’importante risultato raggiunto sia perché rappresenterà le donne nel consiglio comunale.
«Mi impegnerò – ha detto- in modo costruttivo sulle problematiche dei giovani, delle donne e dell’associazionismo sportivo, realtà che già ho avuto modo di conoscere grazie al mio impegno sociale e sindacale». Il civico consesso ha preso anima nella discussione del punto 7 dell’Odg.
In riferimento a “Costituzione parte civile dell’Ente- Atto d’indirizzo” “leali alla città” è intervenuta precisando che la costituzione di parte civile nei processi, dove sono contestati i reati associativi di stampo mafioso, non rappresenta una novità per il Comune di Locri in quanto in precedenza l’Ente si è sempre costituito ( l’esempio lo sono la costituzione nel processo “Primavera”, quella per l’omicidio Fortugno e quella per il processo Shark; sulla stessa direzione sono state avviate altre importanti iniziative quale l’adesione all’Associazione “Avviso Pubblico”, la costituzione di una Commissione consiliare speciale sulla “legalità”, l’assegnazione di beni confiscati e la richiesta di conferimento dell’onoreficienza di “Cavaliere della Repubblica” per i carabinieri che hanno condotto le indagini dell’operazione Shark, nonché l’assunzione di Rocco Rispoli). Pertanto il gruppo consiliare ha proposto la modifica dello statuto comunale, emulando l’impegno di altre città d’Italia. Rafforzando questa presa di posizione è stata avanzata l’idea di inserire proprio nello Statuto “la costituzione di parte civile in tutti i processi di mafia che riguardano cittadini locresi per reati ovunque consumati o chiunque altro cittadino italiano o straniero per reati consumati nel territorio del Comune di Locri. Il Comune di Locri si costituisce di norma, altresì, parte civile nei processi che riguardano amministratori, funzionari, dirigenti o comunque dipendenti comunali per reati connessi alle pubbliche funzioni”.
«Tale proposta – a parere di Calabrese- non è stata considerata appieno per la sua importanza che potrebbe avvalorare e diffondere maggiormente l’impegno degli amministratori a favore di una cultura concreta per la legalità. Dopo un’ora di discussione sono state approvate all’unanimità ambedue le proposte, con la soddisfazione del gruppo “leali alla città” che si augura che anche tutti gli altri comuni della Locride sposino questa proposta. Altra argomentazione tratta dal gruppo ha riguardato le procedure per l’assegnazione dei lavori pubblici e fornitura dei beni e servizi. «Le forze criminali – ha detto Calabrese- hanno interesse anche su appalti di piccoli importi e a tal proposito, come gruppo consiliare “leali alla città” proponiamo di assegnare alla SUAP (Stazione Unica Appaltante) anche le procedure di importo inferiore a 150 mila euro sia per gli appalti, sia per le procedure relative all’acquisizione di beni e servizi.
Tale proposta – ricorda il capogruppo- era già stata fatta dal sottoscritto nella precedente legislatura (del. 66/2010) che trovò il sostegno solo di Eliseo Sorbara, allora consigliere, mentre fu respinta dal Consiglio Comunale. I nuovi amministratori se pur hanno apprezzato la proposta sulla SUAP hanno richiesto a Calabrese un approfondimento sulla questione. Il gruppo “leali alla città” a tal proposito, nei prossimi giorni presenterà un’apposita mozione.
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