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di Domenica Bumbaca
Cultura, arte, spettacoli, convegni, dibattiti e anche cucina. Questo si è visto nelle 5 giornate socio- culturali proposte dal comitato dell’ “Officina del pensiero pensante” che dal 19 al 23 gennaio ha proposto un calendario di attività programmate al Palazzo della cultura e nelle scuole. E l’Officina” ha avuto modo, in questi giorni, di sedersi anche tavola. Il banchetto è stato allestito all’Istituto “Dea Persefone” dedicando una serata di dimostrazione speciale del livello raggiunto nel campo dei servizi ristorativi.
Così il professor Gaetano Barletta, coordinatore scientifico del comitato, idea nata dall’assessorato alla cultura della città di Zaleuco, insieme ai componenti, ha avuto modo di “assaporare” la forma d’arte, la più golosa e la più coinvolgente: quella dedicata alla gastronomia curata dagli allievi del Persefone.
Nella grande Sala del “Dea Persefone” si è celebrato il rito del gusto attraverso la valutazione di una giuria composta proprio dal professor Gaetano Barletta e dal gruppo dei componenti dell’Officina.
Ad accogliere gli ospiti, il docente di Sala, il professore Rosario Bonetti conoscitore di un’accoglienza raffinata e di indubbia professionalità con i suoi studenti di primo anno che hanno offerto le pietanze, dagli antipasti al dolce, concludendo con una torta rubino che ha catturato il plauso dei commensali.
Come di consueto attorno al tavolo gli ospiti hanno avuto modo anche di dialogare e soffermare l’attenzione, particolarmente, sulla necessità di riportare in patria la Statua della Dea Persefone, che oggi si trova al Pergamenum Museum di Berlino.
Si è convenuto, inoltre, promuovere eventi culturali di ampio respiro con proposte adeguate, in quanto “la cultura – hanno riferito i presenti- è lo strumento insostituibile per raggiungere risultati di qualità, non solo sul piano sociale, ma anche sul piano economico”.
Considerazioni che il “Dea Persefone” di Locri persegue nell’ambito della Formazione proposta agli studenti con una programmazione incentrata su competenze che valorizzino l’identità del territorio e, nel contempo una formazione specifica nel settore della ospitalità e ristorazione.
L’Istituto locrese – ci tiene a ribadire il dirigente scolastico Maria Macrì- si è sempre messo in discussione nell’ambito di una economia operativa, in un contesto di confronto con le migliori esperienze in circolazione sia a livello nazionale che all’estero.
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