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di Domenica Bumbaca
L’idea di costituire un’associazione degli operatori turistici prende sempre più forma. Riuniti nella sede dell’Urban Center in Piazza Nassiria, sotto il coordinamento dell’architetto Pasquale Giurleo, gli imprenditori balneari si sono incontrati per continuare a discutere e a ribadire l’importanza di un intervento sulla valorizzazione e riqualificazione dell’offerta turistica ed economica, esaminando i processi operativi sul piano spiaggia e la sua concretizzazione.
Un intervento atto a formalizzare l’adesione alla costituenda associazione intesa come espressione e voce delle esigenze e necessità, non solo degli operatori che si impegnano stagionalmente ma anche dei cittadini interessati. All’ordine del giorno a richiamare il loro interesse c’era proprio la discussione sull’approvazione del piano spiaggia.
Il primo obiettivo fissato, infatti, è stato quello di conoscere il piano Spiaggia nella sua forma di proposta redatta dai tecnici su indicazione e sulle linee di indirizzo della amministrazione comunale. A tal proposito sarebbe dovuto intervenire, mostrano la sua disponibilità, l’architetto Giovanni Macrì progettista del Piano Spiaggia, che, però, per motivi personali ha dovuto posticipare l’intervento.
Un punto nevralgico quello del piano spiaggia, che annualmente “blocca” molte pratiche e non delinea, ad oggi, la mappa dei siti demaniali concessi, occupati o prenotati e sulle destinazioni d’uso e sulle aree vincolate. “La redazione del piano sarebbe definita ciò che manca- emerge dalla riunione di mercoledì- è la carta georeferenziata demaniale, ossia la traslazione delle coordinate dei siti su una mappa definita”. Studio analitico- afferma Giurleo- elaborato dal geometra Romeo, istruttore delle pratiche demaniali al Comune.
Il consulente avrebbe, infatti, redatto l’elaborato tecnico, definendo il progetto che allinea su una sorta di “carta catastale” il disegno astratto che oggi possiede l’ufficio tecnico. Per ottimizzare il sistema informativo demaniale (SID), è ovvio che la consulenza del professionista deve essere retribuita ma il patto di stabilità impone di non superare il deficit di bilancio che quindi, per l’anno in corso, non può essere gravato di ulteriori spese. Tra le soluzioni fattibili ci sarebbe la dilazione della spesa in tre bilanci comunali. Un intervento che troverebbe la disponibilità sia del geometra sia del Comune stesso.
“Parlare e condividere il piano spiaggia potrebbe essere- considerano i presenti– un metodo per prevenire spiacevoli sorprese, perché analizzato in tempo il programma può essere realizzato secondo un modello comune”. E mentre proseguono le operazioni, che prevedono anche l’approvazione alla Provincia, gli operatori balneari, hanno confermato il loro intento ad associarsi e unificare gli intenti. Si parla di una “città balneare”, come richiama il progetto dell’Urban center, adottando un decalogo comune volto a garantire le basi per una offerta turistica balneare di qualità, che potrebbe portare all’assegnazione della “bandiera blu”.
Un progetto che vorrà essere condiviso all’interno dell’associazione che si occuperà, attraverso una struttura aperta e di democrazia partecipativa, di potenziare le offerte e rappresentare le necessità di tutti gli operatori che agiranno su fronte unico per l’interesse della città. L’associazione fungerà da sostegno per la qualità dei servizi balneari, per la qualità ambientale e le opportunità economiche, azioni di interesse comune.
È già in corso un lavoro sulla vera raccolta differenziata, l’individuazione di un’area oasi ecologica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’uso dell’energia fotovoltaica nelle strutture balneari, e si è avviato una ricerca di fattibilita’ per individuare le modalità concrete per realizzare a Locri il primo “lungomare solare della Calabria”. L’intento primario è quello di agevolare il lavoro dell’Amministrazione, auspicando da parte dell’Ente collaborazione fattiva. Il prossimo appuntamento sarà il 2 marzo con la costituzione e le elezioni degli organi dell’associazione.
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