Questo post é stato letto 27180 volte!
di Domenica Bumbaca
«La Locride è terra di sviluppo e attraverso la condivisione e il bene comune potrete invertire la rotta e far divenire il Sud terra di ricchezza». Questo il messaggio che il Cardinale Oscar Andrei Rodiguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e presidente della Caritas Internazionalis, ha rivolto agli amministratori del comprensorio locrideo.
Riuniti nella sala “Don Giorgio Pratesi”, salesiano che predicava il bene fraterno e apostolo della pace, il cardinale, con la sua armoniosa ecletticità ha voluto “spronare” i sindaci a difendere il bene comune. Definendo il nostro territorio ricco di bellezze naturali, forte di spiritualità e di ospitalità, Maradiaga ha parlato, non da sacerdote e predicatore, ma da “uomo di mondo”.
“Ritrovare la speranza per costruire il futuro” si può e si deve. Il suo monito a non cedere agli ostacoli, ai problemi («di cui voi sindaci, immagino- dice- siete sommersi») piuttosto ridare valore alla politica, quella a servizio del popolo, considerata come “educazione alla cittadinanza” piuttosto che come “potere egoistico e demonizzato”. «Andare avanti si può- lo vedo nelle vostre capacità, sui vostri volti- continua Maradiaga rivolgendosi agli amministratori. Essere buoni cristiani e onesti cittadini (come diceva Don Bosco), si può.
Sarà necessario “corresponsabilizzare” la nostra cittadinanza, senza far prevalere la rivalità tra sindaci o Comuni». Le sue esperienze di presidente della Caritas, di salesiano e arcivescovo, lui che ha parlato con i capi del mondo, con uomini ricchi, divengono un input per i nostri politici. Amministrare un popolo per Maradiaga, che ne ha viste di realtà, non è “semplicemente” mostrarsi in periodo elettorale e ribadire il proprio potere, piuttosto “sapere utilizzarlo”. Mettere al primo posto il valore umano e non il mercato dell’economia e del profitto, perché con esso si fallirà prima o poi.
Le sue parole sono davvero confortanti, perché i presenti, circa 20 amministratori ( numero esiguo se pensiamo che solo i sindaci della Locride sono 42), hanno riflettuto e constatato nel suo messaggio quanta valenza abbia il loro ruolo in un territorio che chiede sviluppo. Maradiaga ha ascoltato anche loro. Prima il sindaco Francesco Macrì, che ha voluto ribadire le virtù di quest’uomo, dotto, semplice, tenace e umano, poi il sindaco di Caulonia, Ilario Ammendolia, che ha testimoniato l’esempio di ospitalità del suo paese, auspicando che tutta la Locride divenga terra di ospitalità per gli immigrati.
Il presidente dell’associazione dei sindaci, nonché sindaco di Gerace, Salvatore Galluzzo ha evidenziato le potenzialità della Locride, che però non riescono ad emergere. «Noto- dice- una sorta di inattività nella gente, un atteggiamento assistenzialista, che non ci permette di lavorare in sinergia. Ma voglio sperare». Maradiaga è ottimista: «Ce la farete. Abbiate l’umiltà di mettervi insieme, uscite dall’involucro negativo, se abbandonerete la diplomazia, le controversie e il campanilismo state sicuri che il percorso formativo, religioso, culturale e sociale porterà i suoi frutti».
Questo post é stato letto 27180 volte!