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Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, sentiti gli altri colleghi Sindaci, ha richiesto formale convocazione dell’Assemblea dei Sindaci della Locride per le note criticità che attanagliano il territorio locrideo come sanità, rifiuti, disoccupazione e la recente problematica del ridimensionamento riguardante gli istituti scolastici. Non ultima l’introduzione da parte del Governo centrale dell’IMU sui terreni agricoli, con Decreto Legge 4/2015, con cui vengono riscritti i parametri che individuano i confini, con importanti ripercussioni per gli Enti ed aziende che operano nei territorio locali.
Al fine di programmare un nuovo aperto e franco confronto con la Regione Calabria, il Sindaco di Locri richiede la convocazione dell’Assemblea per affrontare e programmare il futuro del “parlamentino” dei Sindaci della Locride, chiedendo al Presidente di fare autocritica riguardo al modo spesso ininfluente in cui la stessa Assemblea ha operato fino ad ora.
Nessuno vuole la morte di questo importante strumento, ma di sicuro è necessaria una ristrutturazione dell’Assemblea dei Sindaci della Locride per prevenire le problematiche presenti in questo territorio, ma soprattutto con l’idea di dare alla stessa associazione un ruolo importante per i cittadini della Locride.
Tale ristrutturazione va pianificata ora a causa di ritardi accumulati, ma anche in virtù del rientro al suo interno di importanti comuni sciolti per mafia come Siderno, Ardore e Platì, nonché per tutti gli altri che torneranno al voto nella prossima primavera.
Il Sindaco di Locri, anche alla luce della propria esperienza personale all’interno di questo organismo, chiede al Presidente Imperitura un segnale chiaro e netto per aprire scenari nuovi ed importanti per questa porzione di territorio che è la Locride, spesso additata solo per negatività.
L’Assemblea non può continuare a riunirsi solo per affrontare le criticità e le emergenze, incapace ed impotente nel risolvere i problemi, né può essere convocata in faziose ed inutili passerelle che hanno visto sfilare Ministri e Assessori Regionali, dei quali abbiamo ascoltato tante belle parole, ma che di fatto non hanno portato a nessun risultato utile per il territorio.
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