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Lo scorso 27 aprile si sono miseramente infranti sulla spiaggia di Locri i sogni e le speranze di un gruppo di 44 profughi afgani, probabilmente salpati dalle coste greche perché in fuga dalla guerra, dagli stenti, dalle malattie.
Ancor più tragicamente, però, la riva locrese ha accolto il corpo senza vita di uno di essi, il più giovane forse, di appena 36 anni.
Questa nostra terra ha tristemente conosciuto in passato la povertà e la mancanza di lavoro, cui è conseguita l’amarezza dell’emigrazione all’estero; anche per questo motivo è più incline di altri territori dello Stato a manifestare concretamente l’accoglienza di cui è capace, a professare una nuova cultura di integrazione e convivenza civile tra popoli diversi.
Nel mare della locride, in questi anni, sono finite moltissime anime, di etnia e religione diversa dalla nostra ma con gli stessi sogni e le stesse speranze dei nostri giovani.
Per questi motivi è opportuno che il sacrificio estremo di chi ha ricercato la propria libertà non vada disperso ma venga opportunamente ricordato e serva anche da monito per quanti hanno il compito di ricercare opportune azioni politiche mirate da un lato allo sviluppo dei territori di partenza dei migranti e dall’altro all’implementazione dei sistemi di accoglienza nel nostro territorio, così da fermare questi viaggi della speranza e perseguire gli insulsi mercanti di morte che speculano sulla pelle dei clandestini.
Il gruppo di maggioranza Civica Solidale, su input del consigliere Alberto Brugnano, ha dunque proposto durante l’ultimo Consiglio Comunale di ricordare il sacrificio del giovane afgano e quello di tutti gli altri migranti. La proposta, accolta all’unanimità dai componenti del consiglio, verrà discussa a breve in conferenza dei capigruppo nel corso della quale si valuteranno le modalità di realizzazione.
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