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C’è un’altra Locri all’orizzonte. Una Locri che non si accontenta delle “verità” propinate dalle stanze del Palazzo di Città, delle finte rassicurazioni e sempre “sulla difensiva”, riguardanti lo stato – assai preoccupante – dei conti comunali; una Locri che da sempre sa mettersi una mano sulla coscienza e che porta rispetto per i propri concittadini.
E’ la Locri del centrosinistra, che si è riunita in maniera congiunta e rappresentativa di tutti i partiti e movimenti che si richiamano agli ideali e ai principi progressisti. Lo ha fatto lunedì 15 dicembre, per esprimere le prime riflessioni all’indomani della deliberazione della Corte dei Conti che, richiamando le conclusioni contenute nella relazione finale elaborata dalla Commissione Ministeriale, ha svelato un dato ancora più preoccupante di quello – già gravissimo – della non conformità del piano di riequilibrio del comune di Locri: le millanterie dell’amministrazione comunale.
E già, perché contrariamente a quanto più volte sostenuto dai principali attori della gestione amministrativa cittadina, l’esame dei conti pubblici si è concluso con una sostanziale bocciatura da parte del Ministero degli Interni. Al cospetto delle mendaci dichiarazioni del Sindaco e del suo vice – a nostro sommesso avviso – anche il rigetto per vizi procedurali, seppur indice di scarsa comprensione e/o di fraudolenta interpretazione della normativa di riferimento (sancito dalla deliberazione della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Regione Calabria n. 48/2014, depositata lo scorso 10 dicembre) impallidisce.
Ma se al peggio non c’è fine, è anche vero che per loro è facile toccare il fondo. E lo si comprende bene nel momento in cui, anziché rimboccarsi le maniche per risolvere seriamente l’annosa problematica e per giustificarsi agli occhi dei cittadini, non trovano di meglio che lanciare pesanti invettive contro chi, come l’amico e compagno di Sel Antonio Guerrieri, ha proposto una svolta radicale nel modo di amministrare Bilancio e Personale comunali, indicando nel vicesindaco Raffaele Sainato (titolare delle due deleghe) il principale responsabile dell’attuale deriva.
La replica del sindaco Calabrese si commenta da sola: al di là del solito carico di invettive nei confronti della parte politica avversa, e di Antonio Guerrieri (al quale rinnoviamo i sensi della nostra stima e a cui esprimiamo tutta la solidarietà che merita), non entra nel merito delle giuste critiche mosse dal referente cittadino di Sel, conducendo una singolare battaglia di retroguardia, specie quando scrive che “l’amministrazione sta valutando la possibilità di fare ricorso alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti” (dunque, ponendo la cosa come un’eventualità) salvo poi, nella parte finale della replica ad Antonio Guerrieri, mostrare “fiducia nell’esito del ricorso”.
Si mettano d’accordo, i nostri amministratori. Dicano se il ricorso si farà o meno senza “mostrare fiducia” in qualcosa che ancora appare come aleatorio.
E invece di perdere tempo in repliche precipitose, rabbiose e rancorose, trovino il tempo – ammesso che siano ancora in tempo per farlo – di riflettere sullo stato reale dei conti comunali, invece che gonfiare il petto e continuare a spacciare false verità ai cittadini.
Locri merita ben altro. La politica degli slogan, delle parate, dei proclami e delle feste ha fallito. Serve un’amministrazione composta da persone affidabili e responsabili, che guidi la città in questo momento difficile.
Serve un’alternativa al governo cittadino. Quella che il centrosinistra locrese, nelle sue molteplici espressioni (LocRinasce, Spazio Aperto, Sinistra Ecologia e Libertà in primis) sta costruendo. Per una Locri diversa e migliore di quella attuale.
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