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di Domenica Bumbaca
Si è celebrato sabato scorso il sessantesimo anniversario della Casa famiglia delle Ancelle parrocchiali dello Spirito Santo di Locri nel nuovo ed accogliente auditorium vescovile. Per l’occasione è stata dedicata una giornata studi che ha previsto un intenso e rilevante dibattito su “Minori e criticità familiare.
La cura della relazione in casa famiglia” a cui hanno partecipato studiosi, laici, religiosi ed esperti di educazione e diritti sui minori. Nella grande sala del centro pastorale, sito dietro l’Episcopio, ad aprire il convegno è stato il vescovo Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri Gerace. Il suo saluto – augurio è stato rivolto alle agenzie educative affinché sostengano l’educazione dei minori sul nostro territorio, rivolgendo parole di gratitudine a quanti già operano in contesti difficili.
Sono seguiti i saluti del direttore del distretto sanitario unico della Locride, dottoressa Silvia Falvo, del vice sindaco della città di Locri Gesualdo Dattilo, di suor Rita Sgambelluri, superiora generale della Congregazione delle ancelle parrocchiali, del dirigente scolastico del liceo Saro Lucifaro. Interventi che hanno messo in luce la valenza di realtà educative come quelle della Casa famiglia, punto di riferimento non solo per i minori ma per tutti gli assistenti sociali, gli educatori che, quotidianamente, affrontano problematiche serie, spesso, difficili da gestire senza l’intervento delle Istituzioni preposte.
Per il seminario, dal titolo chiaro e riflessivo, si sono messe insieme le forze positive del territorio: la Casa famiglia, l’Ufficio pastorale per la famiglia della diocesi di Locri- Gerace, l’Officina del pensiero pensante, la struttura operativa semplice di Npi di Locri e il liceo pedagogico “G. Mazzini”. Ognuno, con le proprie capacità e responsabilità, dovrà interrogarsi, analizzare i fabbisogni dei minori e ricercare, anche attraverso l’esperienza, buone prassi per la cura della relazione dei ragazzi. La mattinata al centro pastorale è trascorsa con gli interventi degli addetti ai lavori che, attraverso relazioni e nozioni teoriche, hanno sviluppato il concetto sulla relazione in Casa famiglia.
Di diritto alla tutela del minore ha parlato il giurista professor Attilio Gorassini, preside della Facoltà di giurisprudenza dell’università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. A seguire la psicologa Iryna Khizhniak del Centro Studi M. Harris Modello “Tavistock” di Firenze si è rivolta ai presenti, trattando l’argomento sulla criticità familiare e disagio del minore. Dall’ Università degli Studi della Calabria è giunto l’intervento della docente e avvocato Patrizia Surace che ha discusso degli aspetti giuridici a tutela del minore.
“Prevenzione per il minore in famiglia: contenuti ed esperienze” è stata invece la materia trattata dallo psicologo Gianni Trudu della cooperativa Centro Giovanile “d. Italo Calabrò” di Melito Porto Salvo. Ha portato la sua esperienza anche la psicoterapeuta Graziella Vizzini del consultorio familiare Asp 5 di Reggio Calabria, parlando di “Famiglia, appartenenza e separazione”.
La seconda parte della giornata, svoltasi nel pomeriggio, moderata dal professore Gaetano Barletta che ha condotto i lavori dell’intero programma, è stata dedicata alle buone pratiche con l’intervento iniziale di don Pietro Romeo dell’Ufficio pastorale diocesano per la Famiglia di Locri. “L’accoglienza di minori in difficoltà familiari tra umanesimo cristiano ed impegno educativo: Sessantesimo della Casa Famiglia “Madre Martelli” è stato l’omaggio di don Pietro che ha lanciato l’appello agli educatori e religiosi ad essere testimoni, passando poi la parola all’assistente sociale della Casa Famiglia Olinda Capozzoli che con “Minori ed accoglienza: la cura dello spazio relazionale tra interno ed esterno” ha aperto la tavola rotonda “La casa famiglia nella sua natura relazionale”. Se c’è una buona pratica da seguire è quella dell’ascolto, tema che Suor Ruth della Casa Famiglia, ha voluto sottolineare per ribadire il rapporto tra educatori e minori come l’argomento sulla cura della relazione, analizzato dall’educatrice Valentina Vignozzi della“Piccola Casa della Divina Provvidenza” di Empoli. Il congresso si è concluso, di fronte ad una attenta platea, con la tesi sulla cura dei legami illustrata dal dottor Gianfranco Suraci della struttura operativa semplice di NPI di Locri.
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