Locri (RC), affrontata la tematica della violenza sulle donne

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Si è svolto il 29.10.2013 presso il Palazzo della Cultura di Locri un incontro – dibattito dal tema “TuteliAMO la DONNA”, sul femminicidio e la violenza sulle donne in generale, promosso dall’IPSSA “Dea Persefone” di Locri e supportato dall’Amministrazione Comunale di Locri che ha dato il proprio patrocinio.

La manifestazione ha registrato la presenza di numerosi giovani studenti della Locride, nonché di Autorità politiche e militari della zona.

All’evento hanno preso parte, dibattendo sul palco, il dott. Mario Filocamo, ex Presidente del Tribunale di Locri, il dott. Luigi D’Alessio, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri, la dott.ssa Sonia Patti, psicologa, Ilario Amendolia, autore del racconto “Hanno ucciso una farfalla”, il prof. Guido Laganà, ex consigliere regionale, la dott.ssa Maria Macrì, preside dell’IPSSA “Dea Persefone” di Locri, la dott.ssa Anna Maria Mollica, delegata comunale alle Politiche Sociali, l’avv. Anna Rosa Sofia, Assessore comunale alla Pubblica Istruzione. Inoltre è stata chiamata ad intervenire sul palco anche l’avv. Serenella Multari, componente della Commissione Pari opportunità della Regione Calabria.

Numerosi gli spunti emersi da questo dibattito, al quale si sono aggiunte poi, sul finire della giornata, le osservazioni di alcuni studenti che hanno posto l’accento su alcuni punti fondamentali.

Così si è espressa l’Assessore alla Pubblica Istruzione, avv. Anna Rosa Sofia: «Sono felice per la riuscita di questa interessante manifestazione, che ha visto la partecipazione di tanti alunni, anche in maniera attiva, come l’intervento proposto da una ragazza, la quale ha detto che ben vengano convegni del genere però dovrebbero essere estesi ai genitori, in modo che all’interno del contesto di discussione possano prendere prontezza delle problematiche che affliggono i ragazzi e i giovani.

Voglio precisare che quello di oggi è stato un incontro importante non solo per la tematica trattata ma anche per la spessore culturale dei relatori. L’Amministrazione Comunale di Locri ringrazia le Autorità militari che partecipano sempre ai convegni da noi organizzati e promossi, dimostrando così la sinergia tra le Istituzioni. Ringrazio inoltre l’avv. Serena Multari, componente della commissione pari opportunità per la presenza e per il suo intervento.»

Queste invece le parole della delegata comunale alle Politiche Sociali, dott.ssa Anna Maria Mollica: «Quest’oggi da parte mia e di tutti i relatori, denunciando la violenza, si è cercato di dare forza e consapevolezza alla donna, che con le sue capacità e la sua forza può vincere proprio queste difficoltà e può realizzarsi nella sua pienezza. Appunto, come ho detto durante il mio intervento, rappresento le politiche sociali del Comune e ho esposto quelli che sono i nostri intendimenti sulla prevenzione in genere e il lavoro che abbiamo fatto anche all’interno dello Statuto comunale, rivisitando gli articoli che interessano la donna.

Voglio lasciare un pensiero di Madre Teresa di Calcutta, dedicato alle donne: Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni; però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età; il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno; fino a quando sei viva sentiti viva, non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te; fai in modo che, invece che compassione, ti portino rispetto.»

Una breve considerazione è stata fatta anche dalla preside dell’IPSSA, dott.ssa Maria Macrì: «Bisogna costruire una sinergia tra scuola e famiglia, che oggi non esiste. C’è solo un rapporto formale, con la famiglia dalla parte della ragione e la scuola che non fa il proprio dovere. Questo ha indebolito l’autorevolezza del corpo docente e la passione che ci mettono nell’ambito della formazione. Se non si ha passione, come diceva Platone, non si può educare. E il fatto che la famiglia sia assente o che intervenga molte volte per motivi quasi esclusivamente ostatiti, questo non aiuta la scuola. In passato la famiglia tutelava il professore nei confronti dell’alunno, mentre oggi non è più così: anche se l’alunno non si comporta correttamente, la colpa è del professore e mai dell’alunno stesso. I genitori sono diventati i superprofessori dei propri figli, mi dispiace dirlo, e non sanno quanto è diventata complessa la scuola e quanto serva la scuola.»

Queste, infine, le parole dell’avv. Serenella Multari: «Ho partecipato con grande piacere, in quanto queste sono iniziative che arricchiscono. Oggi la presenza delle scuole è molto importante e questi ragazzi dovranno capire da cosa nasce il femminicidio. Purtroppo assistiamo a casi di violenze legati non solo a donne adulte ma anche a ragazzine. E la scuola è fondamentale, perché un insegnante non può non accorgersi della sofferenza di una ragazzina che subisce violenza, che deve trovare l’apporto e il supporto della scuola e di tutte quelle che sono le Istituzioni preposte, come Assistenti sociali, Asl, famiglia. Queste iniziative sono importanti perché non sono parole che rimangono dette, ma significa trattare argomenti di così grande importanza in quanto ognuno di noi dal proprio ruolo, possano dare il loro contributo. Perché è una piaga sociale ed abbiamo il dovere morale di sconfiggerlo, perché non si può assistere a questo sterminio che si verifica quotidianamente e del quale siamo tutte vittime.»

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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