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Il Colonnello del Gruppo Carabinieri di Locri Giuseppe De Magistris ha incontrato gli alunni delle classi quinte dei plessi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo.
L’evento, coordinato da Adriana Varacalli, docente referente del progetto Cittadinanza e Costituzione, chiude il percorso di approfondimento compiuto sui temi della legalità a partire dallo studio della Costituzione italiana. L’incontro è stato preceduto da altri appuntamenti, in occasione della settimana dei diritti dei bambini, del Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri e, appena una settimana fa, dalla visita da parte degli allievi alla Caserma dei Carabinieri di via Cosmano a Locri.
Dopo l’inno nazionale e i saluti della Dirigente scolastica Agata Alafaci, gli alunni intervenuti hanno presentato una sintesi dei lavori realizzati nel corso dell’anno.
Il Colonnello De Magistris ha affrontato molti temi vicini alle esperienze degli alunni, portando esempi concreti legati alla sua professione. Il dibattito ha fatto emergere i dubbi dei bambini. Con un linguaggio tecnico ma chiaro, il Colonnello ha spiegato i rischi connessi al mancato rispetto delle regole, dall’uso abusivo e indiscriminato delle armi, all’effetto delle droghe, al reato di danno ambientale e alla tutela dell’ambiente.
“Bisogna vivere rispettando gli altri” ha detto De Magistris ai ragazzi. “La Locride è vista come terra di ‘ndrangheta ma qui la si combatte. Non do spazio all’illegalità ma voi, ragazzi, dovete aiutarmi. In ogni piccolo sopruso germoglia l’illegalità. Vivete la vostra vita avendo rispetto per voi stessi e per gli altri” aggiunge il Colonnello, “non lasciatevi ingannare dai guadagni facili. Le scorciatoie non aiutano. Sono come le bugie, hanno le gambe corte. Non barattate la vostra vita: siete abbastanza grandi per fare una scelta netta fra il bene e il male. Spesso l’esempio più difficile da seguire è quello giusto”.
Il Colonnello De Magistris si è congedato dagli alunni facendo omaggio del video contenente l’esperienza della visita alla Caserma. Gli alunni del plesso Scarfò hanno consegnato al Colonnello una lettera in cui manifestano la loro stima. “Fin da subito abbiamo riconosciuto in Lei una figura amica e si è instaurato un rapporto di fiducia”. In occasione della visita alla caserma il Colonnello ha spiegato che “entra in questo luogo chi compie un reato o chi si trova violata la libertà di agire”. Parole importanti per i ragazzi che, nella lettera, hanno promesso un impegno costante nel rispetto delle regole, per evitare di commettere reati o vedersi violata la libertà.
“ Il mio compito consiste nel non lasciare spazio all’antistato, ma il salto di qualità generazionale e istituzione comincia da qui, dalla scuola” ha concluso il Colonnello. “Siate protagonisti nella legalità, vivete a testa alta come i carabinieri Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, martiri di Fiesole nel 1944, e lasciate che le parole dell’Inno nazionale orientino la vostra vita”.
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