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E’ tempo di macellazione dei suini, anche ad uso familiare, e di caccia al cinghiale. Quanto mai opportune e necessarie, pertanto, le direttive delle competenti autorità sanitarie in materia di prevenzione delle malattie da ingestione di carni ammalate e di controllo rischi di radioattività.
Da qui le disposizioni, contenute in due distinte note, recentemente emanate dal dr. Francesco Nirta, Direttore, Coordinatore provinciale del Dipartimento di Prevenzione, Area Veterinaria “B”, facente capo all’Azienda Sanitaria Provinciale n.5 di Reggio Calabria. Il responsabile del Servizio, infatti, ha inviato precise disposizioni in materia di “Macellazione suini privati a domicilio e cinghiali cacciati, campagna 2015 – 2016” a tutti i sindaci del territorio Asp RC e, per conoscenza, al Commissario straordinario, al Direttore Dpu, ai Veterinari Area “B” ed alla Task Force veterinaria della Regione.
“Si rende necessario – si legge nella prima nota – garantire il servizio di vigilanza sanitaria sulle macellazioni dei suini destinati al consumo familiare ed sui cinghiali cacciati per la campagna 2015/2016 (ottobre – febbraio). Sulla base delle norme previste in materia, la macellazione dei suini per esclusivo consumo familiare deve essere eseguita nei giorni feriali e festivi, dalle ore 07.00 alle ore 19.00 e gli animali, le carni ed i visceri dei suini macellati devono essere sottoposti ad una completa ed accurata ispezione ante e post-mortem”.
Nella nota vengono indicate le quote relative ai corrispettivi dovuti dai richiedenti (giorni feriali e festivi, n.d.c.) e viene anche indicato il regime forfettario applicato per non penalizzare “l’utenza più svantaggiata”. Da ottobre 2015 a febbraio 2016, pertanto, le macellazioni a domicilio dei suini ad uso privato “devono essere preventivamente autorizzate in modo da non creare disfunzioni nello stesso Servizio Veterinario e poter soddisfare tempestivamente la richiesta di tutta l’utenza a tutela e salvaguardia della salute pubblica”.
I Comandi di Polizia Locale e le altre Forze dell’Ordine vigileranno sul regolare svolgimento della campagna di macellazione.
Con un’altra nota, il Direttore Nirta indica le disposizioni relative alla caccia del cinghiale. “Dal primo ottobre al 28 dicembre 2015 le ispezioni degli organi degli animali abbattuti possono espletarsi in specifici macelli nei giorni di lunedì e venerdì di tutte le settimane. In alternativa gli organi possono essere conferiti in alcune strutture denominate “punti d’igiene” individuate congiuntamente dalle Autorità Sanitarie Competenti.
Particolarmente rigidi i controlli, anche in giorni diversi purchè concordati, sugli organi degli animali abbattuti ( lingua, trachea, esofago, polmone, cuore, milza, diaframma, fegato e reni). Gli stessi dovranno pervenire nei punti di ispezione in contenitori chiusi riportanti l’identificativo del cinghiale abbattuto e la scheda di segnalazione debitamente compilata.
Il Servizio Veterinario di Area” B” procede alla visita ispettiva e al prelievo di un campione del muscolo diaframmatico e/o della lingua e al successivo invio all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno per l’esame trichinoscopico. Saranno altresì inviati al laboratorio competente eventuali organi che presentino alterazioni o lesioni che rendano necessari approfondimenti diagnostici.
Il capo caccia, in attesa del risultato delle analisi di laboratorio per la ricerca della trichinella spp, dovrà evitare il consumo di carne cruda o poco cotta e comunque assicurarne la tracciabilità”. Grazie ad una convenzione stipulata “tra il Commissario Straordinario dell’Asp e la Direzione Generale dell’Arpacal, infine, è stato istituito, a titolo gratuito, un servizio di monitoraggio sulla radioattività nelle carni di questi animali cacciati; ciò per evidenziare l’eventuale presenza di radionuclidi nel nostro territorio montano”.
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