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“Ancora una volta i vigliacchi della Città hanno tentato di inquinare un territorio che ha voglia di riscatto, con delle frasi offensive comparse nella notte sui muri di alcune strutture cittadine, compreso l’Episcopio, centro nevralgico degli eventi legati alla grande manifestazione del 21 marzo. Un vile atto intimidatorio nei confronti del Presidente dell’Associazione Libera, Don Luigi Ciotti, a cui va la nostra solidarietà, per fermare l’ondata di sentimenti positivi che stanno trascinando negli ultimi giorni i tanti cittadini onesti della Locride, grazie alla presenza di Libera sul territorio. Come intensa è stata la giornata di ieri vissuta presso lo Stadio Comunale con la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, con cittadini festanti e che autonomamente hanno intonato l’”Inno di Mameli” come segno di ringraziamento per la presenza in Città della più alta carica dello Stato“.
Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, e l’Amministrazione Comunale tutta, hanno fortemente condannato il gesto intimidatorio, esprimendo profonda rabbia ed indignazione, con sentimento di ripugnanza nei confronti di questi paladini dell’ingiustizia: «I soliti (ig)noti, per la tendenza criminale che li contraddistingue, hanno dimostrato per l’ennesima volta di essere vigliacchi ed inutili per questo territorio, che però continuano a mortificare quotidianamente con i loro vili atti criminali e criminosi. Condanniamo con tutte le nostre forze quanto accaduto, ma anche questo non fermerà il grande sentimento di riscatto che sta coinvolgendo il nostro territorio e tutti i suoi cittadini onesti, affinché l’occupazione sia uno dei risultati di questa lotta. Sicuramente non ci fermerà una bomboletta spray e parole insensate scritte da gente vigliacca, in grado di rovinare anche momenti di festa e di unitaria partecipazione. Domani manifesteremo anche per dire basta alla criminalità, all’ignoranza, alla trasversale tendenza di voler a tutti costi arrestare il vento del cambiamento che ormai soffia su tutta la Locride. Locri non è questa. Locri è la gente onesta che ieri ha condiviso un momento di profonda riflessione e ricordo, Locri è di chi ama questo territorio, non di chi lo denigra, calpestandone l’immagine, tendando di fermare i sentimenti di coraggio di chi crede in un futuro diverso e migliore. Insieme a tutte le persone oneste, alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine, riusciremo a sconfiggere questa ignobile piaga.»
Alle scritte “Don Ciotti sbirro, siete tutti sbirri”, “Don Ciotti sbirro, più lavoro meno sbirri”, “Don Ciotti sbirro e più sbirro il Sindaco”, alle ore 12:00 si è tenuta di fronte al Centro di Aggregazione Giovanile (uno dei luoghi in cui è comparsa una delle scritte, ndr), una conferenza stampa di condanna del gesto con la presenza di maggioranza e minoranza consiliare, oltre che di alcuni studenti della Città, dove è stato esposto un cartello con scritto “Orgogliosamente “sbirri” per il cambiamento”. Questa è la risposta dell’Amministrazione, che porrà questo cartello in ogni punto dove le varie scritte sono comparse.
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