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Dal lontano 2008 le infinite false promesse continuano a rieccheggiare nelle menti degli ex lavoratori della famigerata“Opera S.Francesco D’Assisi”di Rizziconi;ormai più che una protesta sembra una Soap-Opera.Ad oggi si continua a constatare l’inaccettabile e spudorato comportamento omissivo dell’amministrazione nei confronti di noi tutti che riallacciandoci all’ introduzione fatta, molto prima del 2008 abbiamo contribuito che la Casa di riposo e Protetta potesse prendere il volo per diventare a distanza di tempo il fiore all’ occhiello di queste realtà Socio-Sanitarie.
Non parliamo di contributo economico,ma si parla di convivenza quotidiana con gli ospiti che dal giorno del ricovero abbiamo sempre cercato di rassicurarli e metterli sempre al proprio agio prendendoci cura di loro dalle prime ore del mattino fino al calare delle tenebre.Su questo argomento non cè ombra di dubbio su quanto e su come si dovevano svolgere le varie attività dirette e indirette agli anziani, era una missione/lavoro e come tutte le attività i dipendenti avevano un dovere da rispettare,i giorni passavano, mesi,anni fino a febbraio 2008 in cui la nostra Rappresentante Legale ci sincerava in una riunione del personale che le spettanze della Regione Calabria erano arrivate e a breve ci avrebbe saldato i mesi pregressi.
Questo penso che sia stato il momento più lesivo per tutti;perche nessuno pensava quello che ci aspettasse in futuro perché il disagio economico era già iniziato, ma poi gli innumerevoli colpi di scena.Da li a breve vedendo ancora il mancato pagamento delle spettanze parte dei lavoratori ci iscrivemmo al sindacato Cgil,eh bene passarono circa 4 mesi da quella promessa e le mensilità pregresse erano diventate ben 9 per 50 dipendenti un buco incalcolabile.
Fine di Maggio si proclamò un azione forte di sciopero e da li a poco giorni venne revocato per il susseguirsi di un accordo fatto con l’ amministrazione che doveva impegnarsi a pagare entro fine dell’ anno 2008 tutte le mensilità pregresse più assicurare la mensilità corrente,un accordo che a fine anno non venne rispettato portando nel 2009 ad avere contenziosi aperti di fronte al Giudice del lavoro di Palmi Finocchiaro che ci rigettò un ex art 700.
Di conseguenza data la mancanza di volontà di saldarci il pregresso di 6 mensilità da parte dell’amministrazione,con un escalation di scuse da fare invidia ai migliori attori di Hollywood, ci costrinse a procedere con le cause ordinarie.Anche il 2009 e il 2010 non passò di meno con cause ordinarie rimandate d’ufficio e un altro strascico di pregresso consolidatosi al 2008 portando a ben 11 mensilità,ma la nostra caparbia e determinazione che ahimè è stata discontinua ci portò un po’ di ossigeno tra una proclamazione di sciopero e decreti ingiuntivi riuscimmo ad azzerrare quel secondo pregresso, pesante come un macigno sulle famiglie che faceva ben sperare, ma da li a breve ci arrivò un succulento regalo”La procedura di licenziamento collettivo” per ben 25 dipendenti.
Ormai condiviso il rammarico dopo i vari tentativi di esami congiunti e un sit-in Regione 20 dipendenti dei 25 segnalati si sono visti pervenire il preavviso di licenziamento;dopo qualche mese dalla fine procedura di fine rapporto lavorativo ancora qualcuno dei dipendenti licenziati azzardava di chiedere informazioni riguardanti le ultime 2 mensilità del 2011 e tfr compreso;come da copione l’amministrazione sincerava che avrebbero pagato e purtroppo l’ennesima beffa.La cosa più strabiliante che passando il tempo ognuno dei licenziati aveva già provveduto per la tutela dei propi interessi audendo al tribumale di Palmi con decreti ingiuntivi,ecco un altro colpo di scena,il loro legale si oppone a tutti i decreti!!!.
E’ mai possibile vedersi opporre ad un diritto sacrosanto cioè lo stipendio sudato,lavorato, che prima non viene liquidato nei termini di legge per mancanza di liquidità e poi si contende quando è un credito patrimoniale del lavoratore e non solo c è un costo da sostenere delle “parcelle legali”.Una miriade di contraddizioni che con l’ avvento del nuovo anno ha fatto riflettere ancora di più la parte lesa definendolo ripugnante il modo con cui hanno raggirato le aspettative di tutti noi cagionando non solo il disagio economico di ognuno ma principalmente il ledere la dignità personale e concludiamo con un famoso aforismo…ai posteri l’ardua sentenza.
Ex Lavoratori (Cgil) Opera S.Francesco D’Assisi
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