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Eccellenza Reverendissima, eccellentissimi Vescovi, Capitolo Metropolitano, Autorità, cari reggini.
Qui, nel solco della secolare tradizione, l’Amministrazione comunale rinnova la rituale offerta del Cero votivo alla Madonna della Consolazione.
Ora, ai piedi dell’altare di questa Basilica Cattedrale, l’Amministrazione si rivolge alla celeste Patrona della Città, per testimoniare un atto di fede, solenne e fortemente vissuto, quale rinnovata comunione.
Un rito che è sì di fede e devozione, ma anche di impegno civile e morale.
La comunità reggina, nell’ottobre scorso, ha ricevuto la Commissione straordinaria, chiamata dallo Stato ad amministrare la Città. E in questo momento, non posso nascondere l’ emozione nel farmi interprete del profondo sentimento religioso dei Reggini e affidare alla guida materna ed illuminata di Maria Santissima della Consolazione il nostro operato e l’intera Città.
Questo rito è un atto di fede condiviso e profondo, che è alla base del patrimonio spirituale di questa comunità e nel contempo rappresenta una poderosa occasione di verifica etica della coscienza collettiva come di quelle individuali.
Scelte difficili, ma necessarie, sono state già assunte da questa Amministrazione straordinaria. In questo percorso siamo stati aiutati da una Città che ha dimostrato consapevolezza e senso civico.
E’ soprattutto nei cittadini, nella loro voglia di non arrendersi e di collaborare per il bene comune, che la nostra azione amministrativa ha trovato ulteriore impulso.
Reggio Calabria ha un’identità chiara: è una città laboriosa, ospitale, generosa, solidale, coesa pur nella dialettica democratica.
Siamo riconoscenti all’opera delle Istituzioni: Regione, Provincia, Prefettura, Magistratura, Forze di polizia. Esse, con spirito di servizio, hanno offerto il proprio contributo nella direzione dello sviluppo della città. Sviluppo che necessita, quale precondizione, del pieno affrancamento da ogni forma di criminalità e sudditanza.
Anche agli organi d’informazione hanno svolto la loro funzione in maniera responsabile.
Per il sostegno che ha sempre offerto, sentimenti di gratitudine sono rivolti alla Chiesa reggina, riferimento morale e spirituale per tutti, anche per chi non si identifica nel Credo cattolico.
L’Arcidiocesi Reggio-Bova, da poco più di una settimana, ha abbracciato con gioia il Suo nuovo Arcivescovo, al quale rinnoviamo il più sincero e caloroso benvenuto.
Scelte difficili, ma necessarie, attendono, ancora, l’Amministrazione della Città.
Molte sono le questioni , tra tutte: la necessità di garantire servizi adeguati alle legittime aspettative della cittadinanza; di favorire politiche di coesione sociale e di sostegno al lavoro ed alle imprese.
Richiamandoci al pensiero espresso dall’Arcivescovo Morosini in occasione della consueta Veglia Mariana svoltasi all’Eremo, assicuriamo che: “mentre guardiamo i problemi della nostra città, mentre noi speriamo che questa città possa attraversare questo momento difficile, dobbiamo essere disponibili a porre le condizioni perché questa gioia, la gioia di una Reggio che rinasce, che ritrova la strada del progresso sociale, politico, economico, fondato sulla comprensione e sulla riconciliazione, si compia.”
A Te, o Maria Santissima della Consolazione, rivolgiamo il nostro sguardo: ci impegniamo ad essere attenti alle esigenze delle persone più fragili e bisognose; ad agire nel contrasto dell’illegalità; ad esercitare le nostre funzioni in modo trasparente ed imparziale.
Con Te ci impegniamo a lavorare ascoltando le voci ed i silenzi della comunità amministrata, saldamente ancorati ai principi dell’ordinamento e ai valori Cristiani.
Ci affidiamo a Te, o celeste Madre, per ravvivare l’impegno di responsabilità ad agire per il bene comune, a creare condizioni stabili per una convivenza civile, migliore e proficua.
Questo perché, come ha scritto Papa Francesco in un recente lettera, “alla società civile e politica tocca il compito arduo di incarnare nella giustizia e nella solidarietà, nel diritto e nella pace, una vita sempre più umana. E’ un servizio all’uomo, a tutti gli uomini, a partire dalle periferie della storia e tenendo desto il senso della speranza”
In Te, o Patrona, riponiamo le speranze della comunità di Reggio Calabria.
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