L’inchiesta di Repubblica.it smaschera le favole sulla centrale a carbone di Saline Joniche

Striscione a Pentedattilo

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Striscione a Pentedattilo
Striscione a Pentedattilo

Saline nuovamente alla ribalta nazionale con l’inchiesta condotta da Giovanni Tizian per Repubblica.it.

L’inchiesta smaschera le favole sulla centrale a carbone che erano circolate in tutti questi anni. Il numero dei presunti posti di lavoro che lo scellerato progetto elvetico permetterebbe di creare è precipitato nel corso del tempo, passando da alcune migliaia fino a 300.

Neanche questo dato, per quanto basso, risulta essere veritiero. Dalla lettura della valutazione d’impatto ambientale, che il giornalista Tizian ha potuto esaminare, infatti, risulta che il numero di posti di lavoro che la centrale a carbone potrebbe creare, per stessa ammissione della SEI-Repower, ammonta solamente a 140 unità.

Anche la convinzione della società elvetica che la realizzazione del progetto SEI-Repower sarebbe stato un volano di sviluppo per promuovere il turismo nell’Area Grecanica, stando ai tecnici che hanno redatto la valutazione d’impatto ambientale, risulta essere priva di ogni fondamento. D’altronde l’affermazione di questo concetto era  talmente assurda che nessuno avrebbe potuto prenderla sul serio, ma, ove fosse stato necessario, gli esperti del ministero hanno ribadito ufficialmente e senza mezzi termini  l’incompatibilità  tra centrale a carbone e sviluppo turistico.

Una brusca doccia fredda, dunque, per lo sparuto gruppetto di sostenitori del progetto SEI-Repower. Dopo la notizia che la centrale non sarà dotata di un sistema di cattura e stoccaggio della CO2, tecnologia che comunque sta inanellando un fallimento dopo l’altro in tutto il mondo, questi ulteriori colpi sferzati proprio dalla V.I.A. ridimensionano di molto il già traballante progetto.

L’inchiesta apre una parentesi anche sui comitati del si, foraggiati dalla SEI-Repower, che si scopre ospitano al loro interno, come dichiara con un certo tono d’orgoglio Domenico Foti presidente del comitato “vedere chiaro”, componenti “di estrazione fascista”. Dichiarazione a dir poco sconcertante, che getta ulteriore discredito sui già poco credibili pseudo comitati pro carbone, che alcuni sostengono siano stati creati ad arte per fingere che ci sia un consenso al progetto della SEI-Repower.

Nell’inchiesta sono presenti anche i poco citati, ma di fondamentale importanza, documenti del ministero dei Beni Culturali, il quale sostiene che: “La centrale non si può costruire perché sorgerebbe su un’area ricca di reperti dell’età ellenica”.

Si parla anche di bergamotto che, con la sua rinascita di questi anni, gioca un ruolo importante nell’economia della zona. Per svilupparsi ha bisogno di un particolare microclima che verrebbe irrimediabilmente compromesso dalla costruzione di una centrale a carbone che spargerebbe veleni nell’aria. In gioco ci sono moltissimi posti di lavoro che ruotano attorno a questo tesoro della nostra terra e non possono essere barattati per i poco più di cento posti che la centrale dovrebbe creare.

L’inchiesta, infine, punta l’attenzione sul cancro della nostra terra, la ‘ndrangheta, che ha già fatto grossi affari nella zona di Saline con la costruzione del porto e dell’ex Liquichimica. La cronaca di questi giorni ha messo in evidenza, ancora una volta, come la criminalità organizzata si sia divisa capillarmente il territorio e cerchi di controllare ogni tipo di affare che possa essere redditizio, e quello del carbone, con l’enorme mole di denaro che porta con se, è sicuramente un piatto molto invitante.

Altrettanta attenzione merita l’articolo, redatto dai ragazzi della classe IIA della scuola secondaria di Saline, apparso sul Giornalino scolastico dell’istituto Comprensivo di Montebello Ionico in cui si affronta in maniera molto critica il problema della centrale SEI-Repower. I ragazzi hanno sintetizzato in maniera precisa e puntuale le ricerche che li hanno portati ad esprimere a gran voce il loro “NO” motivato e senza preconcetti. A questi giornalisti in erba che hanno dato prova di grande sensibilità verso le problematiche del nostro territorio e che si sono schierati in prima linea per difenderlo, va il plauso del Coordinamento Associazioni Area Grecanica. Questi ragazzi, che sono un esempio per tutti, infondono grande speranza per il futuro della nostra amata terra.

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Author: Cristina

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