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«La comunità dei Socialisti Uniti sosterrà Falcomatà per riannodare i fili di una storia comune, che ha avuto anche momenti di confronto aspro, ma che servirà a fare incontrare due culture su un terreno che non è più quello dell’apparato bensì del riformismo». Con queste parole Gianpaolo Catanzariti assume formalmente l’impegno dei “Socialisti Uniti – Psi” a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra, Giuseppe Falcomatà.
Un impegno in prima persona quello di Catanzariti che porterà idee e progetti socialisti direttamente nella lista “Reset” alle elezioni comunali del prossimo 26 ottobre. A sancire l’accordo ufficiale, ieri mattina nei locali della federazione provinciale dei “Socialisti Uniti – Psi”, una conferenza stampa a cui, oltre al candidato, hanno preso parte: il segretario provinciale dei “Socialisti Uniti – Psi”, Pierpaolo Zavettieri; il segretario cittadino del Partito Democratico, Giulio Tescione; il candidato sindaco del centrosinistra, Giuseppe Falcomatà.
Ad introdurre i lavori lo stesso Zavettieri, che ha ricordato l’iter che ha portato il suo partito a sostenere la candidatura dell’ex capogruppo Pd a palazzo San Giorgio. «La nostra è una battaglia comune – afferma Zavettieri – Catanzariti è stato scelto, in occasione dei nostri attivi, all’unanimità come nostro candidato. Nel corso di queste riunioni – incalza Zavettieri – è stata avviata una riflessione sul momento di difficoltà attraversato dalla nostra città: non solo gli ultimi due anni di commissariamento, ma anche i precedenti dieci».
Da più parti i “Socialisti Uniti” sono stati accusati di aver contribuito ai guasti amministrativi provocati dalle amministrazioni di centrodestra. «Noi non abbiamo mai contribuito al cosiddetto Modello Reggio – replica Zavettieri – Siamo stati impegnati anche con il centrodestra, ma su altri fronti. Con Arena non siamo mai entrati, mentre alla Regione è sotto gli occhi di tutti il fatto che con Scopelliti il rapporto non sia mai stato idilliaco e si sia interrotto all’indomani delle elezioni». Ad accogliere in coalizione la componente socialista, per primo, è stato Tescione.
«All’inizio del mio mandato – ricorda il segretario cittadino del Partito Democratico – sentii di scrivere una lettera accorata perché fosse chiaro che la sfida di tornare ad amministrare la città di Reggio sarebbe stata vinta solo se fossimo andati oltre il perimetro del centrosinistra tradizionale. Ritenevo necessario un progetto corale, un progetto di buon senso. Tra i primi che ho cercato di convincere, e non è stato facile, c’è Catanzariti. Lui è uno che dà peso a quello che fa. La sua esperienza non è affatto assimilabile ad altre emerse in questi giorni». Poi uno sguardo al voto e al governo della città. A ribadire la scelta dei “Socialisti Uniti”, lo stesso Catanzariti.
«La nostra presenza a sostegno di Falcomatà è una scelta più ampia – spiega il candidato socialista nella lista Reset – Le situazioni di Regione e Comune offrono il quadro di una città fortemente lacerata, assimilabile a quella degli anni ’70. Proprio perché le condizioni sono queste, abbiamo individuato l’aggregazione per dare una forte spinta civica alla città. Noi non dobbiamo giustificare nulla: siamo stati sempre coerenti con le nostre convinzioni». E tra le convinzioni perdura quella che i problemi non siano stati risolti con il commissariamento.
«I commissariamenti non ci sono mai piaciuti e la nuova amministrazione troverà incrostazioni perduranti su cui operare. Proporremo la creazione di reali percorsi di trasparenza: penso all’anagrafe pubblica, per capire cosa fa l’eletto. Reset, al di là del significato inglese, è l’acronimo di Reggini al Servizio del Territorio. Questo è il senso del nostro sostegno a Falcomatà che sarà il leader di una squadra e non un uomo solo al comando». Un concetto, questo, caro al candidato sindaco che si è detto «onorato di essere in una delle sedi storiche della politica reggina».
«Dobbiamo abbandonare – dichiara Falcomatà – la delega in bianco del “me la vedo io” e abbracciare quello dell’ “adesso tocca a noi”. Lo spirito della lista Reset, oltre a quello di cancellare, deve essere proprio quello del ripartire con spirito di servizio. Reset non sarà una lista coca-cola e neppure un contenitore. Sono le competenze dei cittadini al servizio della città: sarà la nostra cassetta degli attrezzi e tutte le nostre civiche dovranno trasudare impegno per la città. Abbiamo deciso di riportare lo stile in politica e non cadremo nelle provocazioni di chi tenta ancora di buttare la palla fuori. Ripartiremo dalle regole, che varranno per tutti, e dalla programmazione, disegnando la nuova città».
Federazione “Socialisti Uniti – Psi” Reggio Calabria
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