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Pizi di Palmi. Il giorno 24 Marzo, presso il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, gli studenti di alcune classi Terze dell’IIS “N. Pizi” di Palmi hanno messo in atto la simulazione di un processo.
Una palestra da sballo
Per la simulazione del vero processo è stato scelto uno tra i tre copioni proposti dal Tribunale dei Minori di Catanzaro. Quest’anno, la scelta è andata al copione “Una palestra da sballo”. Selezionato dalla Prof.ssa Referente Marilea Ortuso, in collaborazione con la docente Maria Bonfiglio. Attuale e pregnante l’argomento di fondo del processo simulato, il consumo, tra i giovani, di sostanze stupefacenti. Con i suoi risvolti dannosi sul piano della salute fisico-psichica, sociale e, non in ultimo, su quello economico.
Parola alla Dirigente del Liceo Pizi di Palmi
Questo è il secondo anno in cui il Liceo Pizi di Palmi, nella persona della Dirigente Scolastica, Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, abbraccia il Progetto di Legalità proposto per le scuole.
“Anche quest’anno ci siamo lasciati trascinare dalla simulazione di un Processo, perché è solo lavorando sul campo di determinate tematiche che si riesce ad indirizzare i giovani ad imboccare la strada giusta. Evitando deviazioni di crescita umana che conducono ai margini della vita sociale. Rovinando quasi sempre la serenità psicofisica, propria in questa fascia di età. Calzare delle parti sceniche, approfondire i danni non sempre manifesti che si ripercuotono sulla psiche a lunga durata; approfondire la macchina giudiziaria che si muove nella direzione dei minori è una buona palestra per avvertire i giovani sul male da cui tenersi lontano”. Queste le parole della Dirigente, promotrice del Progetto e convinta assertrice che determinate tematiche debbano passare attraverso i canali della scuola “dove spesso il confronto tra coetanei trascina in modo facile nella direzione sbagliata, specie tra i giovani meno pronti a resistere alle tentazioni di un mondo fatto solo di fumo”.
Analizzati i danni prodotti dall’uso di droga
La pianificazione della simulazione ha previsto attività di lavoro pomeridiano per la selezione dei ruoli da distribuire agli studenti che hanno aderito all’iniziativa. Di prove di recitazione e di piccole modifiche al copione medesimo. Ma si è anche arricchito di approfondimenti specifici in ambito giuridico minorile, grazie all’intervento di Giudici Onorari. In particolare della Dottoressa Roberta Mallamaci, della Dottoressa Annunziata Campolo e del Dottor Nicola Giordano. Essi, infatti, in un incontro propedeutico con gli studenti, hanno parlato del Processo minorile, dei danni cerebrali causati dall’assunzione di cannabinoidi. Specie se assunti in giovanissima età. Quando la corteccia cerebrale è ancora in formazione; hanno, inoltre, presentato con alcune slide i danni che le droghe producono sul sistema psicofisico di chi ne fa uso.
Diffondere la prevenzione tra i giovani
Un incontro amicale, grazie alla delicatezza con cui i Giudici Onorari hanno presentato le diverse tematiche inerenti al tema in oggetto; sereni gli studenti che hanno potuto ascoltare e soprattutto chiedere informazioni su una piaga sociale sempre più dilagante.
Al di là dell’iniziale divertimento della messa in scena per la simulazione del Processo, in corso d’opera gli studenti si sono impegnati a dare il massimo. Percependo il disagio giovanile di chi viene colto in flagranza di reato ed entrando nella parte di ogni personaggio. Tante dinamiche che, incrociandosi in orario pomeridiano di per sé informale e in lavori di squadra, hanno consentito di raggiungere il successo nella performance. Molto apprezzata in Aula di Tribunale dei Minori di Reggio Calabria anche dai Giudici presenti alla rappresentazione.
Colti pienamente i messaggi insiti nelle parti recitate e la finalità del progetto medesimo che sono quelli di diffondere tra i giovani la prevenzione dalla trappola dell’uso di sostanze stupefacenti.
Articolo a cura di Marilea Ortuso
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