“Li Parmi di Bova”, archiviato con successo il tradizionale appuntamento

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In archivio con successo l’edizione 2013 delle Palme bovesi. È  La storia che si rincorre e che si rinnova, un turbinio di emozioni, colori, forme, mescolanze sacre e profane che fanno da cornice ad una giornata sull’Aspromonte greco, dove, in uno dei ” Borghi più Belli d’Italia” ha preso vita anche per quest’anno il tradizionale appuntamento con “li Parmi di Bova”, un momento più unico che raro, durante il quale l’abnegazione della gente di Bova, da vita ad un spettacolo straordinario.

Una giornata all’insegna della profonda sacralità, in una domenica fredda e uggiosa di fine Marzo, iniziata di primo mattino e terminata nel tardo pomeriggio con un incontro dibattito su: “i riti della quaresima in Aspromonte”.

Ma lasciamo per un’attimo la giornata di festa, facciamo un passo indietro cercando di capire cosa si nasconde dietro la ricorrenza, anche perchè, uno degli aspetti forse più intessenti di una giornata divenuta ormai appuntamento fisso non solo per i bovesi ma anche per le centinaia di appassionati che coniugano alla cerimonia la possibilità di rivisitare Bova ed il suo Aspromonte, magari anche con un occhio interessato  all’angolo dell’eno-gastronomia, è sicuramente quello legato alla lunga e suggestiva fase di preparazione, un lavoro che inizia due settimane prima e che riveste un profondo valore di aggregazione sociale, unito ad un’altro aspetto quanto mai importante, quello del recupero di un’arte, l’intreccio e l’assemblaggio delle foglie di ulivo, che viene così trasmesso ai più giovani garantendone la conservazione.

laboratorio-palme
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I laboratori per la preparazione delle palme sono un vero e proprio appuntamento con la tradizione e, anche quest’anno, l’impegno dell’amministrazione comunale, ha dato la possibilità, a giovani e meno giovani, di cimentarsi in un’arte antica e particolare, nella suggestiva location della Chiesa dello Spirito Santo, una chiesa, una delle tante del centro storico, sconsacrata e dedicata al rito greco ortodosso.

Quindici giorni di paziente lavoro, che inizia con la scelta dei rami e delle foglie migliori, e si conclude con la raccolta delle primizie di stagione, dei fiori di campo e di tutto quanto servirà ad adornare l’opera completata. In mezzo, un estenuante e certosino lavoro di intreccio delle foglie su un’asse di canna. Manualità e pazienza alla base di una tecnica tramandata da generazioni.

Come conferma il primo cittadino di Bova Santo Casile. “Anche per quest’anno -dice- abbiamo archiviato con successo un appuntamento particolarmente sentito, quello con la Domenica Dell Palme. Oltre alla giornata di festa, sempre partecipata, un aspetto a cui teniamo particolarmente è quello legato alla tradizione artigianale, una particolare lavorazione che stiamo cercando di tramandare. Per questo un ringraziamento particolare va ai tanti volontari che anche quest’anno hanno dato vita al nostro laboratorio, tra loro anche una nutrita rappresentanza della Croce Rossa Italiana sezione di Bova. Possiamo segnare  con particolare orgoglio -conclude Casile- un altro piccolo tassello, nel progetto complessivo i recupero del nostro borgo e delle nostre tradizioni, un abietti o che ci eravamo imposti ad inizio mandato e che pian piano sta prendendo forma”.

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Author: Cristina

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