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Lo scorso 6 gennaio, Papa Francesco ha ricordato a tutti i fedeli che l’Anno Santo della Misericordia “è un tempo di grazia, di pace, di conversione e gioia che coinvolge tutti: piccoli e grandi, vicini e lontani”.
“Crescere misericordiosi come il Padre” è il titolo del Giubileo dei ragazzi e delle ragazze. A tal proposito, in piena sintonia con l’attenzione rivolta da papa Francesco al delicato mondo degli adolescenti, centocinquanta ragazzi della scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Carducci – V. da Feltre” di Reggio Calabria, hanno partecipato all’interessate incontro tenuto sul significato del Giubileo straordinario della Misericordia dall’illustre ospite, don Antonio Bacciarelli, invitato dal Dirigente scolastico prof.ssa Rina Pasqualina Manganaro. Il sacerdote, col chiaro intento di sensibilizzare adeguatamente i ragazzi, ha ricordato che Il Giubileo della Misericordia, per volontà di papa Francesco, è stato aperto l’8 dicembre 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016. Don Antonio ha illustrato ai ragazzi la cronistoria dei ventisei Giubilei ordinari celebrati fin ad oggi, da quello indetto da Bonifacio VIII nel 1300. È stato spiegato ai ragazzi che, mentre inizialmente la frequenza della celebrazione del giubileo era stata fissata per un intervallo di ogni cento anni, i tempi sono poi stati modificati fino al 1470 quando Paolo II determinò la scadenza dell’Anno Santo ogni venticinque anni, a causa della brevità della vita umana e dell’umana debolezza verso il peccato. Tra i giubilei straordinari, durati anche meno di un anno, si ricorda quello dedicato ai giovani e celebrato nel 1983 da Giovanni Paolo II per commemorare i 1950 anni dalla Redenzione.
Don Antonio Bacciarelli, con l’ausilio delle dotazioni tecnologiche in possesso della scuola, ha realizzato la sua presentazione con l’aiuto di slides molto chiare, ribadendo che quello che stiamo vivendo è l’anno della remissione dei peccati e delle pene per i peccati, l’anno della riconciliazione tra i contendenti, della conversione e della penitenza sacramentale e, di conseguenza, della solidarietà, della speranza, della giustizia, dell’impegno al servizio di Dio nella gioia e nella pace con i fratelli. Gli interventi coinvolti e partecipati degli allievi, sollecitati dal referente della scuola prof. Mimmo Nasone, hanno confermato l’utilità formativa dell’incontro voluto dalla Dirigente Manganaro.
“E’ assolutamente importante – ha sottolineato il Capo d’Istituto – che i ragazzi vivano da protagonisti il tempo che appartiene loro, perché solo così potranno divenire uomini e donne saggi e responsabili delle loro azioni ed autori della loro crescita spirituale e civile!”.
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