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Lettera aperta del Sindaco Giuseppe Falcomatà ai cittadini di Reggio Calabria: «Accogliamo l’invito dell’Arcivescovo a reagire. Recuperiamo il nostro senso civico e rispetto del bene comune».
Responsabilità, bene comune, rispetto, legalità.
Cari concittadini,
sono giorni importanti quelli che la nostra amata città sta vivendo. Ho colto con grande entusiasmo l’iniziativa voluta dall’Arcivescovo Fiorini Morosini che ha chiesto alle comunità di Santa Venere e di Archi di accogliere la Sacra Effige della Madonna della Consolazione, Santa Patrona della Città, condividendo con i cittadini due momenti di preghiera che ci hanno rinfrancati nel cuore e nello spirito. É stato emozionante ascoltare le parole del Pastore della Chiesa reggina che, ai piedi della nostra Santissima Avvocata, ha richiamato l’intera comunità a quel senso di responsabilità civica che è proprio della dottrina sociale e della fede cristiana.
Rispettare l’altro significa rispettare se stessi, proteggere il bene comune significa scommettere sul futuro di questa terra. Dobbiamo volerci bene, voler bene a questa Città. Partecipare, esserci, non è solo un diritto, ma si tramuta in un dovere nella misura in cui ognuno di noi è chiamato, da cittadino, a rispettare il luogo in cui viviamo, misurando la propria libertà con i desideri e le speranze degli altri, vivendo consapevolmente il tempo che ci è dato e costruendo per i nostri figli un contesto di civiltà più evoluta, secondo i valori dell’inclusione e del rispetto reciproco che devono rappresentare i pilastri per l’educazione e la crescita dei nostri bambini. É un dovere, un dovere civico fondamentale, al quale il nostro Vescovo ci ha voluti richiamare, attraverso un gesto simbolico che assume un significato di portata storica.
I brutti episodi avvenuti nelle ultime settimane sono i sintomi di una malattia difficile da sconfiggere, che affonda le sue radici in una mentalità retrograda che vorrebbe ancora trattenere la nostra terra in una condizione di sottosviluppo e di sudditanza, fisica e psicologica, spesso ottenuta attraverso atti barbari e violenti, a vantaggio di biechi interessi che continuano a infangare il buon nome della nostra Città.
Di fronte a tutto questo è necessario richiamarsi alle parole solennemente pronunciate dal Vescovo di fronte al quadro della nostra Santa Patrona: reagire! Un invito che suona come un monito, un incitamento diretto ad ognuno di noi. Serve un riscatto, una reazione collettiva, un patto civico e sociale che deve investire tutti coloro che credono in una responsabilità pubblica verso il futuro della nostra terra: le istituzioni, certamente, ma anche le associazioni, le parrocchie, le famiglie. Contesti educativi che hanno la responsabilità di costruire ed alimentare i valori fondanti della nostra comunità. Ed ancora, ogni singolo individuo, nella sua nobile qualità di Cittadino, deve determinare il cambiamento dentro di sé, ancor prima che intorno a sé.
Reggio può e deve cambiare. Forse, in parte, lo sta già facendo. I due momenti vissuti a Santa Venere ed Archi sono già un importante traguardo. Ma ora dobbiamo fare di più, andare oltre, per fare in modo che i tanti occhi lucidi che hanno brillato emozionati di fronte al quadro della Madonna, siano un nuovo punto di partenza per ognuno di noi.
Ora più che mai serve il contributo di tutti. Adesso è il momento di reagire, di squarciare questo velo di silenzio e di apatia che ci separa dalla libertà e riscoprire la calda luce della speranza. La responsabilità, il bene comune, la legalità, il rispetto delle regole. Sono obiettivi tanto semplici quanto necessari.
Il percorso che abbiamo di fronte è ancora lungo e irto di ostacoli. Ma la strada è quella giusta, lo sappiamo. Adesso però ad ognuno di noi il compito di trovare il coraggio di percorrerla, questa strada. Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo alla nostra amata Reggio.
Il Sindaco di Reggio Calabria
Avv. Giuseppe Falcomatà
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