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Lettera aperta al capo di gabinetto del Sindaco di Reggio Calabria
Non è lecito
né a noi, come movimento ReggioNonTace, né a coloro tra noi che il capo di gabinetto del Sindaco ha incontrato anche lunedì 1 ottobre 2012, autogestire le scelte che 845 cittadini hanno fatto, sottoscrivendo la richiesta d’una assemblea pubblica!
Non è lecito
né a noi, come movimento ReggioNonTace, né a coloro tra noi che il capo di gabinetto del Sindaco ha incontrato anche lunedì 1 ottobre 2012, autogestire ciò che è sancito dallo Statuto comunale e dal suo Regolamento!
Non è lecito
né al Sindaco, né al Suo capo di gabinetto, autogestire la richiesta di 845 cittadini, o lo Statuto comunale, o il suo Regolamento!
Non è lecito
al capo di gabinetto del Sindaco, autogestire le informazioni date ufficialmente ai mass media, quando sono non veritiere!
Non è vero
che il Sindaco o il capo di gabinetto del Sindaco di Reggio Calabria hanno espresso l’intenzione di convocare l’Assemblea richiesta da 845 cittadini; alle quattro persone incontrate lunedì dal capo di gabinetto del Sindaco è stato proposto di soprassedere alla richiesta degli 845 cittadini e di farne un’altra, con altro ordine del giorno; in questo senso, ancora una volta non s’è voluto ottemperare alla richiesta dei cittadini, alle disposizioni dello Statuto comunale e al suo Regolamento e alla sentenza pronunciata dal TAR.
Siamo consapevoli che gli amministratori del Comune hanno il diritto di fare ricorso alle autorità giudiziarie, ma non possono autogestire la democrazia e le sue regole, snobbare i cittadini o ritenere che noi possiamo o vogliamo gestire privatisticamente le richieste dei cittadini. Né possono autogestire la verità.
Ancora una volta non si riesce a percepire che la scelta di interloquire coi cittadini è l’unica vera garanzia – per chi amministra la città – di essere al riparo dalle pressioni di chi non lavora per il bene di tutti.
Il movimento ReggioNonTace
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