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Carissimi concittadini,
sento l’esigenza, in questo particolare momento, di rivolgermi a voi attraverso questo messaggio, ma è come se varcassi la porta delle vostre case e vi parlassi personalmente, con il cuore, come ho sempre fatto.
Il nostro amatissimo paese, ha subìto un colpo durissimo. Un colpo inferto con una violenza inaudita.
Il Consiglio Comunale, formato da 13 ragazzi e ragazze che tutti voi avete visto crescere, e dei quali conoscete tutti la storia personale e familiare, è stato sciolto per “accertate forme di condizionamento sull’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata”.
Abbiamo atteso che ci venissero dette le motivazioni che hanno determinato tale decisione che riteniamo ingiusta poiché abbiamo svolto sempre il compito da voi affidatoci con un così ampio e libero consenso, con alto senso del dovere, con profondo amore per Bagaladi e con enormi sacrifici personali.
Ebbene queste motivazioni, giunte nei giorni scorsi, ci lasciano fortemente perplessi.
Appaiono largamente contestabili poiché in gran parte non riconducibili all’azione posta in essere dall’Amministrazione Comunale, bensì a considerazioni generali del contesto dell’Area Grecanica, ed altre riferibili ad un arco temporale ben più ampio.
Non sembra infatti giusto addebitare a noi, che amministriamo il Comune da soli due anni, le carenze e le mancanze che, come accertato, sono riferibili a tempi molto precedenti al nostro insediamento.
Dicono che abbiamo peccato di inesperienza. Dicono che non abbiamo controllato l’operato dei dipendenti del Comune. E’ questo il principale rilievo mosso all’amministrazione comunale da parte della Commissione d’Accesso e che ha portato allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Le vicende giudiziarie ed i legami di parentela o vicinanza di amministratori con presunti soggetti ritenuti vicini alla criminalità sono state nient’altro che la molla che ha fatto scattare l’accesso.
Ma in Italia la responsabilità penale non è sempre personale? Perché le colpe di un singolo si devono necessariamente ripercuotere sull’intera famiglia?
La relazione allegata al Decreto di scioglimento è centrata nella sua quasi totalità sulla gestione del patrimonio del Comune e sulla situazione economico-finanziaria.
Condizioni di precarietà strutturale e di confusione gestionale che tuttavia è riferibile ad un periodo di tempo di gran lunga più ampio del brevissimo mandato elettorale che mi ha visto primo cittadino.
Si è menzionata la gestione dei terreni comunali, la riscossione dei canoni di locazione, la riscossione dei tributi, la gestione dell’economato, del patrimonio, delle casse comunali. Di poca vigilanza sull’abusivismo edilizio. Addirittura il fatto che non sono state fatte multe!
Ma io chiedo a voi, cittadini, queste sono colpe ascrivibili all’amministrazione in carica da un anno o sono criticità che accadevano già prima che io e mezza amministrazione nascessimo???
Appena arrivati ad amministrare, nell’Aprile del 2010, abbiamo affrontato un iniziale periodo di studio dello stato dell’arte, della situazione dell’ente. E questo è avvenuto nel primo anno di attività.
Quando avevamo individuato le pecche gestionali ed avevamo iniziato ad invertire la rotta, rispetto ad alcune situazioni, l’arrivo della Commissione d’Accesso è stata per noi un fulmine a ciel sereno.
Avevamo avviato, e questo ovviamente non viene detto ma è sotto gli occhi di tutti, un’opera di ricognizione a 360 gradi di tutte le situazioni di criticità pregresse, ed un percorso propositivo, attraverso atti e delibere, volte alla risoluzione dei problemi riscontrati.
Dal punto di vista contabile, abbiamo corretto il tiro, rispetto alle criticità riscontrate nel 2010 ed infatti i Commissari appena insediati qualche giorno fa, hanno certificato che abbiamo lavorato bene nel 2011 approvando il conto consuntivo senza alcuna modifica! Questi sono fatti!
Dal punto di vista del patrimonio, abbiamo approvato il nuovo regolamento per la valorizzazione degli immobili e stavamo progressivamente compiendo una ricognizione sui contratti in essere, su quelli scaduti e da rinnovare e sulla riscossione degli arretrati.
Abbiamo compiuto una ricognizione anche per quanto riguarda i tributi, inviando l’acqua 2009 che non era stata inviata, l’avviso di accertamento per l’ICI sui terreni edificabili, e gli avvisi TARSU.
Abbiamo chiuso parecchi contenziosi e procurato all’Ente un cospicuo risparmio in termini di spese legali.
Abbiamo programmato ed avviato dei piani di rientro per le più rilevanti posizioni debitorie (Sorical, Acquereggine, Comune di Palizzi per Segreteria).
Abbiamo revocato la concessione dell’impianto sportivo per il quale non era mai stato versato il contributo previsto.
Abbiamo stipulato convenzioni gratuite per potenziare il personale inserendo due figure utili come un operaio ed un’assistente sociale.
Abbiamo approvato regolamenti di ogni genere, poiché quelli che c’erano erano inadeguati, datati ed avevano contribuito a generare il disordine che abbiamo trovato.
In poche parole “abbiamo lavorato, e anche sodo”. Con trasparenza, presenza, passione e con il bene comune come faro, come guida!!!
L’intento oggi è quello di tagliare le ali ad una nuova generazione che si affaccia alla politica. E questa è un’operazione miope e che non guarda al futuro. Chi può volere questo?
Qui non c’erano amministratori che hanno messo radici nel Comune, che gestiscono da decenni, non c’erano portatori di interessi. C’erano giovani che si stanno formando, studenti, ragazzi impegnati nel sociale e che hanno portato un vento di cambiamento nel modo di gestire la cosa pubblica.
Voglio rassicurare tutti, noi andremo fino in fondo in questa vicenda. Ricorreremo per tutelare l’immagine del paese, di un’intera comunità che non può accettare il marchio che è stato apposto così bruscamente.
Voglio ringraziare i tanti che in questi due anni ci sono stati vicini ed hanno apprezzato il nostro comportamento, dentro il Municipio e sulle strade. Che hanno progressivamente riposto sempre più fiducia in un gruppo ed in un Sindaco che forse, inizialmente, non conoscevano, o ritenevano troppo giovane.
Saluto anche i pochi, pochissimi, che si sono dimostrati freddi e distaccati, in questa come in altre occasioni, poiché sono sempre stato il “sindaco di tutti” fin dal primo giorno del mio insediamento.
Con l’amarezza di chi sa di aver fatto il proprio dovere sempre e comunque, e di avere avuto come unico interesse il benessere della collettività, invio a tutti voi ed alle vostre famiglie il mio personale e deferente saluto. Un saluto che è solo un…ARRIVEDERCI…perché continuerò a stare in mezzo a voi e ad essere, insieme a tutti i miei straordinari compagni di viaggio, il punto di riferimento di chi ama Bagaladi sopra ogni altra cosa.
Federico Curatola
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