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On. Pier Luigi Bersani,
le scrivo per risponderle in merito a quanto da lei affermato, mi permetto di dire in modo piuttosto superficiale, in una dichiarazione rivolta al Ministro Gelmini. La dichiarazione cui mi riferisco dice:
«Il ministro mi dà dello studente ripetente. Domani metterò su internet il mio voto di laurea e di tutti gli esami sostenuti. Mi aspetto che Gelmini faccia altrettanto, compreso il giro turistico a Reggio Calabria».
Poiché qui a Reggio Calabria, diversamente da quello che si potrebbe pensare, ci sono ragazzi intelligenti, le sue allusioni sulla presunta facilità di conseguire le lauree o altri titoli nella “mia” città hanno colpito l’anima e il cuore di tutti gli studenti. La sua dichiarazione arriva come una freccia diretta al cuore di tutta la nostra società per diversi motivi.
In primo luogo perché queste arrivano nel momento sbagliato, proprio quando l’immagine della nostra Università è stata distrutta a causa delle spiacevoli vicende che sono emerse negli ultimi giorni. Se a Reggio Calabria si vivono determinate circostanze, è perché siamo affetti da un virus difficile da sconfiggere che si chiama ’ndrangheta. Le assicuro però, caro onorevole, che questo virus fortunatamente non ha infettato tutti. La maggior parte della nostra comunità studentesca e la maggior parte dei docenti studia e lavora duramente cercando di crescere insieme, sia dal punto di vista lavorativo che formativo. La gente qui ha bisogno di fiducia e non di affermazioni quali sono state le sue o quelle dell’on. Ciambetti della Lega, giusto per non escludere nessuno.
In secondo luogo perché penso non si possa generalizzare dicendo che determinate situazioni occorrono solo a Reggio Calabria, saremmo degli ingenui. Al sud come al nord esistono le corsie preferenziali per le quali nelle facoltà di Medicina lo studente figlio del medico è favorito rispetto a uno studente normale, nella facoltà di Giurisprudenza il figlio del giudice è favorito rispetto allo studente figlio del contadino e cosi via. Queste cose purtroppo succedono ovunque e vanno tutte condannate, senza però punire anche gli onesti.
Difendere la legalità deve essere lo scopo di tutti e devono essere condannate tutte le forme di corruzione che portano al conseguimento di obiettivi “facili” attraverso strade che siano diverse da quelle del lavoro e del sacrificio. La nostra Università non è meta di conquista e Reggio Calabria vanta esempi di eccellenza nel mondo.
Onorevole Bersani, l’invito che faccio a lei e a tutti coloro che svolgono funzioni come la sua, è quello di tutelare queste realtà anche ponendo più attenzione alle parole che si usano in determinate circostanze, perché di problemi ne affrontiamo tanti ogni giorno, ma se ci viene tolta la speranza di poterli risolvere allora significa che è tutto vano.
Se invece lei si riveriva davvero a un semplice “giro turistico”, allora la invito io stesso una settimana qui a Reggio, che è una città bellissima.
Alfredo Fiammella
Rappresentante del Consiglio degli Studenti
Università Mediterranea di Reggio Calabria
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