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Continuare con maggiore impegno sulla strada della legalità, per una Calabria solidale e onesta. Legambiente Calabria esprime solidarietà alla cooperativa Terre Joniche – Libera Terra di Isola Capo Rizzuto dopo le intimidazioni subite nei giorni scorsi. Per i dirigenti ambientalisti occorre rispondere alle provocazioni moltiplicando gli sforzi sul fronte del riutilizzo sociale dei beni confiscati, per dimostrare sempre più che è possibile fare impresa e creare occasioni di lavoro nel rispetto dell’etica e della legalità.
Le minacce alla coop assumono una valenza ancora più negativa se si considera che la struttura crotonese ha ospitato durante il periodo estivo i campi di volontariato dell’associazione Libera: centinaia di giovani provenienti da tutt’Italia giunti in Calabria per sporcarsi le mani sui terreni presi ai boss, per contribuire ad affermare nuovi modelli culturali in un territorio devastato dalle cosche.
È chiaro che le attività della coop danno fastidio alla ‘ndrangheta, e per questo tutta la Calabria onesta, con Legambiente in testa, deve stare al fianco della cooperativa Terre Joniche, un’esperienza da prendere a modello per la rinascita dell’agricoltura, del turismo e dell’etica nella nostra regione.
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