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La storia si ripete. Motta San Giovanni rivive, a distanza di sette mesi, le stesse emozioni per aver ritrovato un cooperante italiano, liberato dopo lunghi mesi di prigionia, carichi di attesa e trepidazione.
Dopo aver accolto con gioia il concittadino Francesco Azzarà, questa volta la comunità mottese festeggia il ritorno di Rossella Urru, la giovane di Samugheo sequestrata in Algeria lo scorso 23 ottobre.
«Abbiamo sperato tanto in questi mesi – commenta il sindaco Paolo Laganà – la notizia dell’avvenuta liberazione, confermata dalla Farnesina, ci rende felici. Condividiamo in questo momento i sentimenti dei familiari, ci sentiamo particolarmente vicini e legati alla comunità di Samugheo».
«Sono contentissimo – ha affermato commosso Francesco Azzarà – Questi sono momenti che non si riescono a descrivere. Rossella era da troppo tempo priva della sua libertà. Un abbraccio ora va alla sua famiglia che ha vissuto mesi di trepidazione e di angoscia e a cui va tutto il mio affetto. Ancora ora ricordo quando nei mesi scorsi si era sparsa la voce della liberazione di Rossella che fu smentita dopo poche ore. Ora sono solo e riuscirò ancora meglio a gustarmi questo grande momento. Mi sento vicino a Rossella».
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