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“La presenza qui a Reggio Calabria dei rappresentanti delle Arpa italiane, dell’Ispra e dell’Accredia è il segnale che la strada intrapresa dall’Arpacal verso l’accreditamento è quella giusta. Vogliamo garantire il massimo impegno in questo processo, ed il workshop di questa mattina è un momento di confronto e formazione per i nostri tecnici che, nel percorso di accreditamento, stanno lavorando senza sosta”. E’ quanto affermato dal direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), dr.ssa Sabrina Santagati, nell’aprire i lavori del workshop dal titolo “Il tema della qualità e dell’accreditamento nella macro-area meridionale: stato dell’arte e prospettive future”, che si è svolto questa mattina nella sala Giuditta Levato del Consiglio regionale della Calabria.
L’accreditamento interessa tutti i laboratori, e quindi anche quelli delle Arpa italiane, perché è un processo che uniforma ed omogenizza tutti i procedimenti che riguardano le analisi svolte, dalle metodiche di prelievo del campione, alla consegna e successiva analisi in laboratorio, nonché alla refertazione, che in gergo tecnico viene definito “rapporto di prova”, uniforme per forma e metodo in tutti i laboratori, appunto accreditati, d’Italia; ciò garantisce una piena intellegibilità del dato e quindi una sua maggiore attendibilità ed inoppugnabilità.
Ad entrare nel vivo della sessione tecnica, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Arpa italiane, è stata la dr.ssa Maria Belli, responsabile del servizio di metrologia ambientale dell’Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che ha illustrato lo stato dell’arte del tema dell’accreditamento in Italia e l’importanza della affidabilità e veridicità del dato analitico che esce da un percorso di laboratorio che sia accreditato.
Accreditamento che è stato illustrato dal dr. Filippo Trifiletti, direttore generale di Accredia, l’ente unico di certificazione che, sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, è l’Autorità Nazionale per le attività di accreditamento e punto di contatto con la Commissione Europea. “L’accreditamento – ha detto Trifiletti – è garanzia di imparzialità, perché garantisce l’uniformità di trattamento per chiunque presenti domanda di accreditamento, indipendenza, perché l’autorità preposta al rilascio dell’accreditamento è strutturata in maniera tale da garantire l’assenza di conflitti d’interesse, e la correttezza, perché le norme europee vietano la prestazione di consulenze, sia direttamente, che attraverso società collegate”.
Sono cinquantasei i laboratori di prova accreditati nel sistema delle Arpa, nei settori chimico, enologico, microbiologico, biologia molecolare, prove fisiche; due, invece, sono i laboratori di taratura accreditati sempre nel sistema delle Agenzie ambientali italiane.
Il dr. Nicola Carelli, rappresentante di ARPA Puglia, ha illustrato lo stato de percorsi di accreditamento a livello nazionale, approfondendo sulla situazione nella cosiddetta Macro Area meridionale, indicando percentuali e eccellenze per le specifiche realtà dei laboratori accreditati. “Calabria, Basilicata e Sicilia – ha detto Carelli – ancora mancano di laboratori accreditati, mentre Molise , Campania e Puglia hanno laboratori già accreditati. Ciò non deve far fraintendere sulla situazione delle regioni che al momento non hanno laboratori già accreditati, perché, come è il caso della Calabria, il percorso è comunque partito”.
La dr.ssa Raffaella Raffaelli di ARPA Emilia Romagna, in qualità di coordinatore della rete dei referenti dei Sistemi di gestione Qualità, e la dr.ssa Patrizia Ammazzalorso di ARPA Marche, componente della segreteria tecnica del comitato di coordinamento ISPRA-ACCREDIA, hanno relazionato sul modello efficace di collaborazione del Sistema Agenziale della rete dei referenti della qualità; un complesso sistema di gruppi di lavoro, in cui ciascuna Arpa ha un proprio referente, che funziona da volano per l’aggiornamento e le migliori performance dei singoli laboratori accreditati o in corso di accreditamento. “La rete dei referenti dei sistemi di gestione qualità – hanno evidenziato i relatori – in sinergia con il Comitato di coordinamento Ispra-Accredia, accompagna il percorso di crescita delle agenzie ambientali e costituisce l’esempio di come si possa collaborare ed aggiungere valore alle attività che siamo chiamati a rendere sull’ambiente e sulla salute”.
La dr.ssa Sonia Serra, responsabile del percorso di accreditamento dell’ARPACAL, ha illustrato il percorso che l’Agenzia ambientale calabrese ha intrapreso per presentare la domanda di accreditamento, giungere alle visite ispettive e, infine, ottenere l’accreditamento di due linee analitiche, da estendere anche ad altri laboratori dell’Agenzia, sulla matrice alimentare. “Le criticità riscontrate – ha detto Serra – è la non omogeneità presente tra i vari soggetti che si interfacciano lungo il percorso; punti di forza, invece, la grande voglia dei nostri tecnici di raggiungere questo prestigioso obiettivo”.
Il dr. Salvatore Campanella, responsabile della qualità del laboratorio di metrologia ambientale di ARPA Sicilia, ha illustrato il percorso che appunto l’Arpa Sicilia ha intrapreso per giungere all’accreditamento del centro per le tarature; la dr.ssa Brunella Resicato, componente del Sistema gestione qualità di ARPA Campania, ha illustrato ai presenti l’accreditamento nel laboratorio multisito dell’Agenzia regionale della Campania.
L’on.le Alessandro Nicolò, vicepresidente del Consiglio regionale, ha portato i saluti della massima istituzione assembleare calabrese. “Sono onorato di portare i saluti del Consiglio a questo prestigioso parterre – ha detto Nicolò – perché la loro presenza conferma l’importanza di questo settore strategico al quale questo governo regionale guarda con molta attenzione. La tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini, grazie alla sinergia istituzionale che vogliamo rafforzare, rappresentano obiettivi prioritari per le nostre istituzioni”.
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