Lazzaro (RC), tre discariche abusive di rifiuti nei pressi del cimitero

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Riceviamo e pubblichiamo:

Di fronte alla salvaguardia dell’ambiente, quindi della salute e della vita delle persone non c’è stalking che possa fermare l’azione di tutela svolta da questa associazione. A tal fine è necessario ritornare sulle tematiche legate al cimitero di Lazzaro, per segnalare una ulteriore situazione che giorno dopo giorno minaccia sempre di più l’ambiente a seguito dell’indiscriminato ed incontrastato smaltimento dei rifiuti di diversa tipologia, pericolosi e non. A tal riguardo si rappresenta che davanti all’accesso principale del cimitero è stata realizzata una discarica di rifiuti di diversa tipologia, mediante l’ampliamento di un terrapieno adibito a parcheggio pubblico   non interamente protetto dal muro di contenimento posto lungo la strada comunale. Non si esclude che i rifiuti possono scivolare nella sottostante strada con pregiudizio per le circolazione veicolare e pedonale.

La situazione si appalesa ancor più grave, sia per la salute che per l’incolumità pubblica e privata,  davanti all’ingresso lato Sud del cimitero e a circa 50 metri più a monte dallo stesso, ove ai margini della strada comunale, sulla destra salendo,  sono state realizzate altre due discariche abusive di rifiuti pericolosi e non. Un vero ipermercato dei rifiuti. Elencare soltanto quelli visibili è una impresa impossibile, se ne citano alcune tipologie: materiale di demolizione prodotti anche da interventi edilizi eseguiti nel cimitero, rifiuti cimiteriali, frigoriferi, scaldabagni, carcasse di cucine,  pneumatici fuori uso di mezzi anche pesanti, lastre di cemento di amianto ( eternit) vecchio tipo frantumate, batterie esauste, notevoli quantitativi di guaina bituminosa e bidoni di  vernici, materassi, vetri e  materiale ferroso, ecc., in parte presenti nell’alveo demaniale.  I rifiuti presenti sulla parete  ricadente nel vallone hanno ristretto l’alveo che poco più a monte è occluso, determinando così una situazione di potenziale  pericolo soprattutto per le abitazioni del centro abitato di Lazzaro poiché la forte acclività  del versante interessato dai rifiuti favorisce lo scivolamento  degli stessi nel  sottostante vallone che  attraversati e mobilizzati dalle acque piovane, in caso di avverse condizioni meteo con notevoli precipitazioni potrebbero essere trascinati a valle dalle acque torrentizie ed in tal caso la situazione diventerebbe davvero allarmante.

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E’ mai possibile che nessuno se ne sia accorto della presenza delle tre discariche abusive visto che per smaltire i notevoli quantitativi di rifiuti ci sono voluti molti anni. Il fatto è che non c’è la volontà di intervenire. Infatti le leggi ci sono. E la cultura della legalità che manca. Basta pensare che  per fronteggiare l’emergenza rifiuti il Commissario pro tempore delegato per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria, con Ordinanza del 3 luglio 2001 ha disposto, tra l’altro,  di subordinare su tutto il territorio regionale dal 1.1.2002 l’efficacia delle autorizzazioni in materia edilizia alla presentazione unitamente alla  domanda di una relazione tecnica di accompagnamento dell’istanza, contenente la previsione degli inerti prodotti nel corso dei lavori, di una dichiarazione resa con impegno a conferire tutti gli inerti prodotti ad un impianto di trattamento autorizzato, statuendo che la carenza di tali elementi comporta tra l’altro la sospensione del decorso del termine per l’efficacia delle dichiarazioni di inizio attività. Per l’osservanza di quanto statuito è stato  disposto che i comuni verificassero, prima dell’ultimazione dei lavori, l’effettivo smaltimento degli inerti. Quanti controlli ha fatto a tal fine l’Amministrazione comunale?. Resta da dire che si è in presenza di discariche abusive realizzate tra l’altro in  zona di notevole interesse pubblico e visto che da anni le stesse deturpano sempre di più i luoghi in cui si trovano recando notevoli danni all’immagine del paese mi domando se in questo caso il Comune provvederà ad attivare la giusta azione risarcitoria.

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

Responsabile e coordinatore del territorio nazionale

Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico

e Responsabile del Comitato  spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Cristina

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