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Riceviamo e pubblichiamo:
La popolazione di Lazzaro, attraverso il rappresentante del “Comitato Civico” ringrazia l’Autorità Giudiziaria locale e il Corpo Forestale dello Stato per avere finalmente bloccato, dopo nove anni di continue e ripetute segnalazioni da parte dello scrivente e di singoli cittadini, attraverso l’adozione del sequestro preventivo delle società “ECO SERVICE srl” e “TAURUS srl”, una gravissima situazione igienico sanitaria che minacciava la salute e l’incolumità pubblica e privata con grave pregiudizio per l’ambiente.
Certamente si sarebbe potuto raggiungere molto prima tale obiettivo ed evitare danni forse irreversibili all’ambiente ed alla salute pubblica, ma senz’altro la complessità dell’attività investigativa avrà richiesto tempi tecnici molto lunghi.
Vogliamo sottolineare che l’adozione della misura cautelare reale è soltanto l’inizio e non la fine della vicenda, in quanto tutti i materiali oggetto del sequestro incombono gravemente sull’ambiente e la salute dei cittadini; da adesso bisognerà tempestivamente procedere alla bonifica e messa in sicurezza delle aree interessate dallo smaltimento illegale dei fanghi di depurazione ed altri tipi di materiali tuttora ignoti, che, a seguito di interventi non autorizzati, presentano anche un elevato rischio idrogeologico ed espongono, come più volte ampiamente sottolineato, a gravi pericoli la popolazione in caso di abbondanti e prolungate piogge.
A tal riguardo si inviata il Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, Ing. Paolo Laganà, quale Autorità Locale di Organo di Protezione Civile e massima Autorità Sanitaria Locale e Ufficiale di Governo, ad adottare i dovuti ed urgenti provvedimenti, ovvero procedere all’emissione di Ordinanze con le quali si intima ai soggetti responsabili di procedere a tale incombenza nei modi e nei tempi stabiliti dalla normativa di legge vigente.
Tali provvedimenti dovranno inderogabilmente essere adottati anche per quanto riguarda l’illecito smaltimento di oltre 100.000 tonnellate di rifiuti tossici, prodotti dalla Centrale ENEL di Brindisi, trasportati ed occultati in una cava di argilla di Lazzaro e utilizzati per la fabbricazione di laterizi.
Ricordiamo che si tratta di un provvedimento sindacale autonomo che non contrasta con le indagini in corso svolte dalla Magistratura, alla quale, ovviamente, al momento di attuare tale misura sindacale andrà richiesta l’autorizzazione.
Qualora il Sindaco dimostrasse di non essere in grado portare avanti tali adempienze si chiede che restituisca il mandato agli elettori.
Vincenzo CREA
Rappresentante del Comitato Civico Lazzaro
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