Lazzaro (RC), sempre più fitto il mistero delle celle a Capo D’Armi

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Riceviamo e pubblichiamo:

Con riferimento a quanto riportato nell’articolo diffuso lo scorso 4 luglio dalla Gazzetta del Sud dal titolo “” Capo d’Armi. E’ rimasto in bella mostra di sé per più di un mese: ordinanza del Sindaco Laganà -E adesso il container sarà finalmente rimosso”, dobbiamo ritenere che in realtà le cose non stiano effettivamente come si vuol far credere. Infatti si legge nell’articolo stampa “E proprio a Rfi, dopo che da parte della polizia municipale è stata elevata contravvenzione per abuso edilizio, il Sindaco Laganà nella giornata di ieri ha ordinato di rimuovere, entro dieci giorni, il container di ferro posizionato sull’estrodosso della Galleria di capo D’Armi, lato Reggio  e di ripristinare lo stato dei luoghi”

Un provvedimento che crea soltanto confusione e ingenera forti dubbi. A tal riguardo chiediamo che venga pubblicizzata l’ordinanza sindacale anche perché i termini entro i quali RFI dovrebbe provvedere, a nostro avviso, sembrerebbero molto ristretti, atteso che il destinatario può proporre  impugnazione avverso l’ordinanza sindacale nei modi e nei tempi (ampiamente più lunghi) previsti dalla normativa vigente.  

Non ci risulta smentita ufficiale da parte di Rfi in merito alla violazione penale che sarebbe stata elevata dalla polizia municipale, che qualora si fosse concretizzata farebbe legittimamente ritenere che l’autore dell’abuso sia proprio RFI. Al riguardo nutriamo forti perplessità su eventuale coinvolgimento delle ferrovie dello Stato in considerazione che lo scorso 18 maggio l’Ufficio stampa del predetto Ente aveva confermato che il manufatto è abusivo e RFI era estranea ai fatti tanto da presentare denuncia all’Autorità Giudiziaria nei confronti di Ignoti. Se così stanno le cose e se la lettura circa l’operato della polizia municipale menzionato nel su citato articolo stampa  è stata corretta dobbiamo giungere alla conclusione che: o la polizia municipale ha abusato del proprio ufficio attribuendo fatti penalmente rilevanti a un soggetto estraneo (agli stessi)  o quanto affermato da RFI circa la Sua estraneità ai fatti non corrisponde totalmente al vero. Sarebbe necessario comunque che il Comune di Motta SG e RFI facessero chiarezza sull’accaduto e si decidessero ad intraprendere, se ancora non l’hanno fatto, l’iter per rimuovere l’obbrobrio.

Abbiamo la sensazione che le celle in questione se ne andranno silenziosamente, così come sono giunte ovvero una mattina ci svegliamo e notiamo che qualcuno le ha portate via. 

 

Vincenzo CREA

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Author: Cristina

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