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Riceviamo e pubblichiamo:
Nel mese di agosto 2010 lo scrivente comitato inoltrava all’ENEL di Reggio Calabria una segnalazione concernente potenziali pericoli per la pubblica e privata incolumità rappresentati dal degrado di un palo di cemento sostegno cavi, alto circa dieci metri situato al Km 18+II della Ss 106, nell’area delimitata dallo spartitraffico di cemento.
In tale occasione si rappresentava l’urgenza di mettere in sicurezza tale struttura atteso che pezzi di cemento si erano staccati finendo sull’asfalto e nella retrostante area privata.
La suddetta segnalazione è stata prontamente recepita dalla locale ENEL, che tramite i propri funzionari prendeva atto della grave situazione segnalata e con spiccato senso di responsabilità provvedeva tempestivamente ad instaurare la procedura amministrativa per rimuovere la situazione di pericolo, che si è conclusa recentemente con la sostituzione della struttura che determinava il pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Prendiamo atto con soddisfazione che un’altra situazione di pericolo è stata eliminata nel territorio di Lazzaro, ma ciò non ci tranquillizza del tutto perché nell’arteria stradale in argomento permangono le condizioni di potenziale pericolo determinate dal crollo di altri pali dell’illuminazione, verificatesi anche in diverse zone del comprensorio di cui sopra.
Sebbene la normativa in materia imponga agli enti gestori della pubblica illuminazione di verificare periodicamente tali strutture affinché sia garantita la massima sicurezza della stabilità in esercizio, l’Amministrazione comunale non ha ancora adempiuto a tale incombenza. Infatti non ha provveduto ad eseguire le opportune verifiche sul vetusto impianto generale di illuminazione e a sostituire un palo della luce a rischio caduta situato nello stesso tratto al Km 18+I di fronte al numero civico 80.
Tale intervento, che riveste carattere di somma urgenza, è necessario per evitare che si possa ripetere il grave incidente verificatosi all’alba del dieci agosto 2010, quando un palo metallico dell’illuminazione pubblica alto circa dieci metri a causa della ruggine che aveva corroso la base è caduto su un’autovettura che si trovava posteggiata nell’area delimitata dallo spartitraffico di cemento e solo per un caso non causò una tragedia. Nonostante il lungo periodo di tempo trascorso e i numerosi solleciti non si è provveduto a riposizionare il palo crollato, e stiamo aspettando che si provveda anche alla sostituzione delle luminarie andate distrutte a seguito del crollo della carreggiata lato mare in prossimità del ponte stradale Oliveto avvenuto nel 2003 durante i lavori di scavo eseguiti da una ditta privata.
Nel sottolineare la rilevante importanza che assume l’illuminazione pubblica non solo nell’ambito dell’arredo urbano, ma soprattutto ai fini della sicurezza stradale è bene ripetere che il tratto di Ss 106 in questione risulta sprovvisto di idoneo impianto di illuminazione in particolare come anzidetto a seguito del crollo delle suddette luminarie e lo stesso tratto necessita di urgentissimo intervento di rifacimento il manto stradale, il quale in caso di piogge risulta completamente allagato e rende il controllo delle autovetture ivi circolanti oltre modo disagevole e pernicioso. Ne deriva che la particolare conformazione della strada curvilinea riduce la visibilità al di sotto di ogni soglia di sicurezza per i veicoli che la percorrono.
Si tenga, quindi conto del disastroso effetto combinato dal concatenarsi di entrambi i fattori illustrati.
Resta da ricordare che in questo maledetto tratto urbano della ss 106 si sono registrati, soprattutto col buio e sul ponte dell’Oliveto, numerosi gravi incidenti con feriti, talvolta anche mortali, fra cui quello dell’agosto 2003 durante il quale è stata stroncata la vita del giovane motociclista N.A.
Stante ciò, invitiamo per l’ennesima volta le istituzioni competenti a voler assumere i provvedimenti più opportuni per scongiurare il rischio di altri incidenti.
Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”
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