Lazzaro (RC), la rotatoria non elimina la situazione di pericolo

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E’ necessario ritornare sull’intervento in corso di esecuzione da parte dell’ANAS nel tratto urbano di Ss 106 di Lazzaro, per segnalare ulteriori  lacune che dovrebbero essere valutate e  colmate ai fini della sicurezza stradale. Invero visionando il sito istituzionale del Comune di Motta San Giovanni che informa dell’inizio dei lavori a far data 14 gennaio u.s. previsti dal secondo stralcio per la messa in sicurezza della statale 106 per il tratto tra Reggio Calabria e Melito Porto Salvo, si rileva che il nostro territorio è interessato  dalla realizzazione di due rotatorie localizzate sugli attuali svincoli rispettivamente per Motta San Giovanni e  Lazzaro Nord e la sistemazione dello svincolo di Lazzaro Sud.

Orbene la lettura dell’immagine pubblicata sul sito del Comune che rappresenta l’intervento sullo svincolo per Motta San Giovanni ci porta a presentare qualche considerazione. Fermo restando che la realizzazione della rotatoria rappresenta la soluzione ottimale per la sicurezza delle intersezioni stradali a raso e che quindi deve tendere ad eliminare per quanto possibile ogni confluenza con la SS106, non comprendiamo come sia possibile che la progettazione della rotatoria a quattro bracci presenti il braccio “lato mare” non collegato ad alcuna viabilità comunale venendo meno la naturale  ricucitura della nuova infrastruttura con l’attuale viabilità che sottopassando la ferrovia collega via del Fondaco, ex Provinciale. Tale ricucitura consentirebbe di eliminare i due attuali innesti con la SS106 a sud dello svincolo di Motta San Giovanni e nel contempo ripristinerebbe la fruibilità della stessa  viabilità per ogni direzione.

Giova richiamare l’attenzione dell’ente ANAS e della locale Amministrazione Comunale che attualmente  sono inibiti i flussi da Via del Fondaco ex provinciale a Reggio Calabria e da Lazzaro Centro a Via del Fondaco, ex provinciale, di conseguenza  l’utente è portato a percorrere il greto del torrente Ferrina, di cui andranno chiusi gli accessi, atteso che i torrenti non possono essere oggetto di libero transito.

La nuova rotatoria completa di tale fondamentale ricucitura rappresenterebbe la soluzione più performante per la sicurezza stradale, cui l’importante intervento dell’ANAS è finalizzato. Si deve evidenziare che qualora la competenza di tale ricucitura ricadesse sull’Amministrazione comunale, l’ANAS dovrebbe far sì che l’opera ultimata abbia  raggiunto gli obiettivi  di sicurezza per la circolazione stradale prefissati.

La rotatoria così come rappresentata non elimina, in quel tratto, la situazione di pericolo. In merito sono state interessate l’ Anas Sezione Viabilità di Catanzaro, la Sezione Staccata di Reggio Calabria, il Comune di Motta San Giovanni e il Provveditorato Interr.le alle OO.PP. per la Sicilia e la Calabria – Sede coordinata di Catanzaro

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

Responsabile e coordinatore del territorio nazionale

E responsabile del Comitato “spontaneo Torrente Oliveto”

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Author: Cristina

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