Questo post é stato letto 23440 volte!
Nella notte tra sabato e domenica sono stati nuovamente dati alle fiamme altri tre cassonetti, due situati all’ingresso principale e l’altro davanti all’entrata alle spalle del cimitero. Nella giornata di sabato i cassonetti erano stracolmi di rifiuti gran parte depositati nelle aree circostanti. Le fiamme hanno insudiciato anche il muro lato monte del cimitero recentemente costruito e quello adiacente alto circa quattro metri.
Sono dunque tornati a colpire gli incendiari a qualche mese di distanza dell’ultimo incendio. Infatti lo scorso 8 marzo erano stati dati alle fiamme i cassonetti posti all’ingresso principale imbrattando il muro e danneggiando l’adiacente tubazione in pvc di raccolta delle acque piovane. Solo dalle esperienze brutte si traggono insegnamenti buoni per il futuro, ma i fatti dicono che non sempre è così. Infatti i cassonetti dei rifiuti all’ingresso principale dopo l’incendio del mese di marzo sono stati riposizionati nello stesso posto, adiacenti al muro e vicino alla tubazione, mentre non si è provveduto a spostare il contenitore posto all’ingresso lato monte del cimitero.
Questo Comitato nel condannare decisamente tali comportamenti vandalici e evidenziare che nessuna motivazione possa giustificare dette azioni criminali, deve però rilevare che questi fatti distruttori che sistematicamente si ripetono in diversi punti del territorio di Lazzaro ove vi sono depositi di rifiuti, si potrebbero evitare se il servizio di raccolta dei rifiuti urbani funzionasse come dovrebbe.
E’ da stabilire se si tratta di atti vandalici ad opera di giovani scalmanati, pur sempre deprecabili , o se al contrario si tratta di episodi ancora più gravi. In ogni modo bisogna che gli autori desistano dal porre in essere tali attività pericolose e riflettano sulle conseguenze dannose che ne derivano dalle stesse per la salute di tutti, indistintamente. Com’è noto altre criticità ambientali da anni espongono permanentemente ad alto rischio la salute della popolazione di Lazzaro, crediamo che non ci sia proprio bisogno che tale rischio sia aggravato.
Vincenzo CREA
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto
Questo post é stato letto 23440 volte!