Lazzaro (RC), gli anni passano ma la discarica comunale di rsu di Comunia non gode di bonifica

discarica rsu lazzaro

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Riceviamo e pubblichiamo:

Passano gli anni ma la discarica comunale di  rsu di Comunia è sempre lì, né bonificata, né messa in sicurezza e l’Ente competente ad intervenire continua a fare orecchio da mercante.

A seguito dei numerosi solleciti  inoltrati da questa associazione anche alle Istituzioni Ministeriali, regionali e Provinciali, la regione Calabria Dipartimento Politiche per l’Ambiente con nota dello scorso 1.3.2012 diretta al  Sindaco del Comune di Motta San Giovanni e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per la Protezione Civile, al Ministero dell’Ambiente Tutela del territorio e del Mare Direzione Generale del territorio e Risorse Idriche, all’ARPACAL di Reggio Calabria, alla Provincia di Reggio Calabria, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria alla Prefettura di Reggio Calabria e a questo  comitato  scrive: “” La discarica per rifiuti urbani sita in località Comunia di Codesto Comune è stata autorizzata con OCD n. 506 del 03/02/1999 e utilizzata da 12 comuni del circondario, successivamente chiusa dal Sindaco pro tempore in data 08/03/2003 per mancanza di volumetria di abbanco per come poi riportato nell’OCD n. 2474 del 05/05/2003.

L’Ufficio del Commissario Delegato per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria  con la nota prot. n. 17439 del 01/12/2005 informava il Comune di essere il solo responsabile della  gestione operativa e post-operativa, invitandolo ad attivarsi con immediatezza per la chiusura della discarica, per assicurare quanto previsto dagli artt. 12 e 13 del D. Lvo 36/2003 al fine di sistemare e mettere in sicurezza la discarica, potendo, tra l’altro, utilizzare le somme trasferite dalla stessa struttura commissariale quali quote tariffarie per la post gestione, ammontanti a € 405.767,27.

Per quanta sopra esposto si chiede al Comune di comunicare le attività avviate nel tempo per la messa in sicurezza della discarica e, laddove non avesse ancora provveduto, si invita a mettere in atto tutte le azioni necessarie al fine di evitare danni all’ambiente e alla salute pubblica.  Se ne rappresenta l’urgenza.

Già questo Comitato nel mese di luglio 2009  aveva richiamato l’attenzione delle  Istituzioni competenti sulla necessità di verificare che fine avessero fatto 300.000, 00 (trecento mila euro) destinati alla messa in sicurezza della discarica. Oggi veniamo a conoscenza che la struttura commissariale ha trasferito al Comune di Motta San Giovanni le  quote tariffarie ammontanti a € 405.767,27.

Tale cifra sembrerebbe non essere presente nelle casse comunali. Invero, a dire del Sindaco,  tra i residui dell’Ente comunale risulterebbero conservati euro 253.748,33 e destinati alla gestione servizio discarica consortile  che non sarebbero disponibili in quanto le casse comunali si troverebbero sofferenti per le note difficoltà che investono tutti i comuni italiani, compreso quello di Motta San Giovanni (noi non siamo a conoscenza nemmeno delle difficoltà  che investono il nostro piccolo Comune).

Al riguardo si evidenzia che non esistono ragioni idonee che possono giustificare tutto questo ritardo nella bonifica e messa in sicurezza della discarica , né l’assenza  di fondi può giustificare l’inerzia dell’ Amministrazione competente. La  gestione dei Comuni costituisce infatti una assoluta priorità, in quanto incide su interessi di rango costituzionale, come la salute dei cittadini e la protezione delle risorse naturali, sicché non ha rilievo giuridico la insufficienza delle risorse, dovendo le stesse essere destinate in via prioritaria al soddisfacimento delle predette esigenze rispetto ad altre.

La sopracitata comunicazione della Regione e l’invito categorico rivolto nel lontano 2005 al Comune di Motta San Giovanni non lascia margine d’interpretazione sull’Ente cui ricadono le competenze di bonifica e messa in sicurezza della discarica. Purtroppo dobbiamo registrare che dopo tanto tempo ancora non sono stati fatti nemmeno i primi passi e ciò dimostrerebbe che  non c’è la volontà di intervenire per far cessare il rischio che come la spada di Damocle pende soprattutto sul centro abitato di Lazzaro.

Infatti a nostro avviso si sarebbe dovuto redigere un progetto di messa in sicurezza della discarica quantificare le risorse economiche necessarie per l’intervento e se le risorse comunali si dimostrassero insufficienti,  rappresentare quanto meno agli Uffici Regionali competenti tale difficoltà e concordare una strategia d’intervento che ponesse concretamente le basi per eliminare definitivamente dal territorio il rischio che la discarica rappresenta per la popolazione.  Allo scrivente Comitato non interessa chi deve intervenire, ma che qualcuno intervenga prima che sia troppo tardi.

 

Vincenzo CREA

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Author: Cristina

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