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All’alba del 2 luglio 2011, intorno alle ore 5,45 ancora una volta la nostra attenzione è stata richiamata da un boato. Corsi in strada abbiamo constatato che a pochi metri dal pericolosissimo spartitraffico di cemento lato Sud, esattamente prospiciente la pizzeria “lemokò” e la “caffetteria sala giochi “poker” si era verificato l’ennesimo brutto incidente.
Da quanto si è potuto appurare nell’immediatezza, una autovettura renault clio che marciava in direzione Reggio/Taranto per evitare lo scontro frontale con altro veicolo che effettuato un soprapasso vietato aveva invaso la corsia opposta, ha perso il controllo del veicolo finendo la corsa davanti ad alcune abitazioni, dopo aver distrutto recinzioni e arrecato notevoli evidenti danni ad alcuni edifici, attività commerciali e veicoli posteggiati su proprietà privata.
Sul posto sono intervenute delle pattuglie dei Carabinieri e un’ ambulanza i cui sanitari dopo aver prestato le prime cure hanno provveduto a trasportare il giovane conducente della Renault Clio presso l’ Ospedale di Melito PS.
Ancora una volta il caso è stato benevolo, in quanto l’incidente si è verificato nell’orario in cui ancora il paese era addormentato e per un imprevisto l’attività di caffetteria aveva ritardato l’apertura.
Lo scrivente Comitato si è sempre limitato a segnalare alle Istituzioni soltanto gli incidenti con feriti e quelli che hanno destato allarme tra la popolazione. A riguardo, cogliamo l’occasione per segnalare che davanti alle succitate attività commerciali pochi giorni addietro un’autovettura, a causa del posteggio disordinato dei mezzi sulla Ss 106, ha investito il papà del titolare della succitata attività commerciale di caffetteria causandogli una frattura scomposta al piede destro. Possiamo documentare l’episodio con la cartella clinica dell’ospedale a guarigione avvenuta.
E’ bene ripetere che durante i numerosi gravi incidenti stradali che si ripetono senza sosta, i veicoli hanno sfondato più volte le recinzioni private finendo davanti alle nostre porte. Prima o poi succederà una strage. Allora nessuno potrà dire io non sapevo, io non volevo, io non potevo.
Più volte e ripetutamente le Istituzioni Centrali dello Stato hanno specificato e sottolineato che spetta all’Ente comunale adottare i dovuti provvedimenti per la messa in sicurezza del tratto stradale in questione e non comprendiamo perché tanta indifferenza e tanta insensibilità da parte dell’Amministrazione comunale verso tali importanti e delicati problemi. Per i nostri amministratori comunali cosa c’ è di più importante da tutelare oltre la salute e l’incolumità dei cittadini?
È ora di accertare concretamente le responsabilità dell’Ente inadempiente e di tutti coloro che hanno determinato e permesso il perdurare di questo gravissimo stato di pericolo per la collettività. Non si può continuare a giocare con la vita delle persone.
Lo scrivente Comitato ha molto apprezzato e ne ha dato pubblicamente atto della particolare sensibilità e dell’interessamento delle Istituzioni Centrali dello Stato, ma ciò non è sufficiente. L’incolumità pubblica è permanentemente esposta al pericolo, pertanto lo Stato deve accertare le responsabilità dell’Ente inadempiente e provvedere direttamente a mettere in sicurezza l’arteria Stradale. Tergiversare disponendo ulteriori inutili sopralluoghi comporta soltanto perdite di tempo e improprio utilizzo di denaro pubblico. Il pericolo è stato accertato dai funzionari dello Stato che hanno anche indicato le opere necessarie da realizzarsi per la messa in sicurezza del sito in questione.
Come più volte segnalato, da anni sopportiamo un evidente stato di costante stress dovendo condurre il proprio veicolo su un tratto stradale del tutto insicuro e privo delle più elementari regole di garanzia, e non solo, dovendo transitare nel tratto stradale in questione privo di sistemi di sicurezza, ci crea specialmente nelle ore notturne, uno stato di ansia e di paura perché se l’autista di mezzi anche pesanti, che transitano ad alta velocità dovesse perdere il controllo del veicolo, come spesso sta verificandosi, il mezzo diventerebbe un siluro e per coloro che si trovano nel tratto stradale, nelle attività commerciali, nelle aree private e perfino nelle proprie abitazioni non vi è scampo.
Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto” rappresentato da Vincenzo Crea
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