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Riceviamo e pubblichiamo:
Mentre le Istituzioni competenti stanno a guardare lo scarico e lo sversamento nelle acque torrentizie e marine di ingenti quantitativi di rifiuti liquidi hanno determinato un disastro ambientale innominato in quanto idonee a porre in pericolo l’incolumità pubblica.
Oltre ai precedenti scarichi ripetutamente segnalati dei depuratori di San Vincenzo, di Motta Castelli e allo sversamento dei rifiuti liquidi dalle stazione di pompaggio delle acque reflue in località Ferrina e Oliveto, nonché ai liquami che di frequente fuoriescono dai tombini situati in diversi punti del percorso fognario urbano, un’altro impressionante scarico si è presentato all’orizzonte in questi giorni nel torrente Oliveto, questa volta a circa dieci metri lato mare dalla stazione di pompaggio delle acque reflue posta nell’alveo fluviale.
Infatti da una tubazione fognaria interrata, volutamente predisposta, scaricano notevoli quantitativi di acque reflue non depurate, i cui miasmi sono percepibili a notevole distanza, che unitamente alle acque fognarie che sgorgano da un adiacente tubazione interrata si miscellano con le acque torrentizie fino a raggiungere il mare. Le acque torrentizie e le acque marine assumono una colorazione rossastra, mentre a partire dallo scarico su tutto l’alveo fluviale interessato dalle acque si deposita una sostanza anch’essa di colore rossastro non meglio identificabile, parte della quale straccandosi viene trasportata a mare.
Più volte abbiamo richiesto di verificare la mappatura della rete fognaria nell’area adiacente alla stazione di pompaggio, ma tale richiesta sembrerebbe non sia stata inspiegabilmente accolta.
Si deve sottolineare che con esposto dello scorso 4 maggio 2011, supportato da documentazione fotografica e video, diretto al Nucleo Operativo dei Carabinieri – NOE- di Reggio Calabria, alla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, all’ARPACAL direzione scientifica di Catanzaro e al Dipartimento di Reggio Calabria evidenziavamo che non vi era alcun dubbio che il depuratore scaricasse a tale data sulla battigia acque non depurate e ciò si poteva evincere da un confronto visivo con le acque torrentizie che scorrevano accanto allo scarico che dalla documentazione fotografica e video dimostrava che le acque torrentizie erano molto più chiare e nell’alveo fluviale interessato dalle acque non si notava il deposito di quella strana sostanza di colore rossastro.
Non vi è dubbio che lo scarico in questione è avvenuto in questi giorni sebbene la tubazione fosse già predisposta.
Bisogna intervenire con estrema urgenza, non bisogna aspettare che si costruisca il nuovo polo depurativo, perche alla luce dei fatti tale impianto in località Oliveto non si potrebbe costruire in quanto la normativa vigente nello specifico settore fa espresso divieto di costruire un nuovo polo depurativo nel sito in questione, addirittura nelle zone classificate a rischio d’inondazione R4, in cui ricade l’area in questione, non è permesso dalla legge eseguire NEMMENO interventi di ampliamento e il progetto relativo alla costruzione del nuovo polo depurativo non è munito della prescritta autorizzazione regionale, “condicio sine qua non” per la realizzazione dell’opera pertanto i relativi pareri rilasciati in sede di conferenza dei servizi sarebbero stati illegittimamente rilasciati.
Per il Comando Carabinieri NOE di Reggio Calabria, la Capitaneria di Reggio Calabria, la direzione scientifica dell’ARPACAL di Catanzaro e per il Dipartimento ARPACAL di Reggio Calabria la presente, sottoscritta dallo scrivente Vincenzo Crea viene trasmessa a mezzo posta elettronica in formato PDF , unitamente alla documentazione fotografica e video eseguita nella mattinata del 2 giugno 2011, dalle ore 7,30 a seguire presso lo scarico del torrente Oliveto.
Per la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, per la Corte dei Conti di Catanzaro e per il Direttore Generale dell’ASP n. 5 di Reggio Calabria la documentazione fotografica e video viene riprodotta su CD ROM e allegata alla presente segnalazione. Per le altre Istituzione se richiesta sarà prontamente inviata.
Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”
rappresentato da Vincenzo Crea
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