Lazzaro (RC), disservizi impianto di compostaggio in località Comunia

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La comunicazione del Sindaco relativa  gli inconvenienti igienico sanitari prodotti dall’impianto di compostaggio, situato in località Comunia di Lazzaro che recano seri disagi alla cittadinanza  ha allarmato maggiormente la popolazione poiché viene affermato che il Corpo di polizia municipale avrebbe accertato che la fonte causa di odori molesti sarebbe riconducibile  ad una partita di materiale non compatibile con i cicli di lavorazione.

Non sono state fornite rassicurazioni alla cittadinanza circa la natura di tali materiali,  dato che i  materiali destinati a tali impianti viaggiano con formulario di identificazione dei rifiuti, unico documento che attesta la regolare articolazione delle varie fasi di trasporto e la compatibilità del materiale da destinare al recupero.

Ci si domanda se in fase di controllo eseguito dalla polizia municipale sia stata interessata immediatamente l’ARPACAL per effettuare i dovuti accertamenti ed in caso negativo se la stessa polizia municipale abbia effettuato le operazioni di campionamento di materiali non compatibili con il ciclo di lavorazione.

Ricordiamo che gli impianti di compostaggio ricevono  materiali facilmente fermentescibili. A ciò si aggiunga che il repentino e naturale aumento delle temperature verificatosi nelle ultime settimane,  sicuramente porta ad un incremento esponenziale dei processi fermentativi e degenerativi  di tutte le sostanze stoccate all’interno dell’impianto di compostaggio . Inoltre la posizione geografica dell’impianto stesso esattamente a poche centinaia di metri  a monte del centro abitato su una ripida collina prospiciente il torrente Saetta ed accanto alla discarica comunale di rsu  mai messa in sicurezza, allarma ulteriormente la popolazione, in particolare durante i periodi di forti piogge, per smottamenti e frane già verificatesi.

Atteso che non si tratta di un episodio occasionale ma la situazione di disagio e di rischio per l’incolumità e la salute pubblica si trascina da anni, tant’ è che lo scorso 20 ottobre numerosi cittadini  a seguito del persistere dei gravi inconvenienti igienico sanitari sono stati costretti a presentare una petizione  alle istituzioni competenti. Inoltre, nel mese di ottobre 2009 il vice Sìndaco  del Comune di Motta San Giovanni, in fase di sopralluogo con i funzionari della protezione civile e altri rappresentanti di Istituzioni responsabili al problema, affermava formalmente che l’ impianto di compostaggio privato, allarma la popolazione, specialmente per la molestia olfattiva.

Anche l’Assessore pro tempore al Bilancio del Comune di Motta San Giovanni, Giovanni Gattuso,  nella seduta consiliare tenutasi a fine settembre 2010  aveva  presentato una mozione sulla tematica in questione con la quale  riconosceva, tra l’altro,  il perdurare da lungo tempo della situazione che reca gravi disagi alla popolazione, divenuta ormai insostenibile.

Orbene, di fronte a tale consapevolezza il Sindaco, nella sua veste di Ufficiale di Governo e quale massima autorità responsabile della salvaguardia della sanità e dell’igiene pubblica locale, avrebbe dovuto adottare senza indugio i dovuti provvedimenti.

Che non si tratta di un fatto occasionale si evince anche dalla richiesta  fatta lo scorso mese di ottobre dagli amministratori comunali ai rappresentanti della “Ecoservices” – impianto di compostaggio – di intervenire nei controlli dei materiali trattati nei cicli di produzione ed abbattere i cattivi odori percepiti prevalentemente dalla popolazione di Lazzaro.

Non ci aspettavamo certo che il Primo Cittadino avrebbe potuto affermare che per l’importante e delicato problema in questione nessun livello di coinvolgimento è previsto per il Comune. Infatti,  su richiesta del S.E. il Signor Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, in merito all’impianto di compostaggio oggetto di nostra segnalazione  il Sindaco del Comune di Motta SG si limitava a riferire che l’amministrazione comunale si era attivata in merito alle diverse problematiche ambientali costituendo una commissione ad Hoc, con  il compito di rilevare ed analizzare le diverse condizioni ambientali del proprio territorio particolarmente quelle di località Comunia di Lazzaro, ove insistono l’ex discarica dismessa e l’Azienda ECO SERVICES Srl, chiamata in causa dallo scrivente Comitato. Comunicava che l’impianto era stato autorizzato  sotto il profilo urbanistico dal Comune di Motta SG e dalla Provincia di Reggio Calabria settore ambiente alla quale spettano per legge il rilascio delle autorizzazioni e le attività di controllo.

Alla luce di quanto riferito dal Sindaco, domandiamo in quattro anni di attività la commissione ambiente quali tematiche ambientali ha affrontato? Non si è mai accorta delle numerose problematiche che interessano il territorio di Motta e Lazzaro, tra cui quelle in località Comunia, dove più volte i rifiuti e il percolato durante le piogge hanno raggiunto le prime abitazioni ?

Non comprendiamo come il Sindaco, tenuto conto che l’ Amministrazione Comunale  deve salvaguardare i diritti dei cittadini, ovvero il diritto primario e fondamentale alla salute e il diritto soggettivo all’ambiente salubre,  e deve tutelare il proprio territorio, abbia potuto ritenere estranea l’Amministrazione comunale a tale problematica.

In conclusione giova ricordare che in relazione ai pericoli per la sicurezza, l’igiene e sanità pubblica, materia nella quale sono attribuiti specifici poteri\doveri al Sindaco, spetta a quest’ultimo adottare le determinazioni che il caso richiede, previo le verifiche eseguite dal proprio ufficio e degli Uffici sanitari preposti.

Il Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto” e i cittadini firmatari della petizione presentata in data 20 ottobre 2010.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

0 thoughts on “Lazzaro (RC), disservizi impianto di compostaggio in località Comunia

  1. egregio signor crea ,e signori del torrente uliveto ,ma vi rendete conto delle fesserie che state dicendo?e’ da anni che non avete nulla da fare e cercate sotto il controllo di qualcuno di far perdere lavoro ad oltre 10 famiglie con un solo stipendio a carico ?
    avete un minimo di dignita ‘ ?
    certo e’ che un calabria il lavoro non c’e’ e questo e’ un dato di fatto,che senso ha accanirvi senza un vero motivo?
    io personalmente passo ogni sera nella piazza di lazzaro e questa benedetta puzza non la sento,in piu’ il suddetto impianto e’ sotto la tutela di due curatori che agiscono a norma di legge ,ed allora non e’ il momento di smetterla?non e’ il momento di lasciare vivere le famiglie in pace senza mandarle alla rovina?non e’ il momento di abbandonare chi insieme al signor crea sta muovendo i fili di questa organizzazzione?
    un ultima domanda se uno dei vostri figli lavorava nel suddetto impianto ,con moglie e due figli che non lavorano ,continuereste con questa battaglia assurda?distruggereste la famiglia di vostro figlio?
    riflettete ed aprite gli occhi una volta tanto!

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