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Nel centro abitato del paese di Lazzaro, in via della Saitta area ex macello è stata realizzata, tra le abitazioni, una discarica di rifiuti pericolosi e non, tra l’altro senza rispetto igienico-sanitario per l’ambiente e prevenzione per ogni possibile pericolo o danno alla collettività.
All’interno di un’area recintata chiusa con cancello di ferro, non vigilata, presumibilmente di proprietà comunale, vengono conferiti direttamente sul suolo non permeabilizzato rifiuti di ogni genere, tra cui ingombranti di vario tipo, lastre di eternit, una rilevante quantità di pneumatici non riutilizzabili anche di mezzi pesanti, batterie esauste per auto depositate direttamente sul suolo, beni durevoli e rifiuti R.A.E.E. (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – classificati pericolosi) non inquadrabili tra i beni durevoli, medicine scadute, addirittura notevoli quantitativi di guaina bituminosa e bidoni contenenti vernici, ecc.. Il tutto in violazione della normativa ambientale ponendo in essere attività di miscelazione di categorie diverse di rifiuti pericolosi.
Sebbene all’interno dell’area vi sia un cassone metallico per contenere i rifiuti, gran parte degli stessi vengono lasciati direttamente sul terreno, originando una situazione pregiudizievole per la salute dei cittadini perché, tra l’altro, il sito è diventato habitat ideale per la proliferazione di ratti, veicolo di diffusione di malattie infettive. Accanto all’impianto c’è l’acquedotto.
La situazione si trascina da molti anni. Oltre ai rifiuti conferiti per conto di imprese (infatti la notevole quantità della stessa tipologia di rifiuti conferiti nello stesso arco temporale, pneumatici, batterie esauste,televisori,ecc. fa ritenere verosimilmente non riconducibili a conferimenti di singoli cittadini) nel sito vengono smaltiti i rifiuti raccolti per il paese di Lazzaro e di Motta dal personale dell’Amministrazione comunale e trasportati con mezzi dello stesso Ente. Attività soggetta ad autorizzazione regionale.
Si sottolinea che si è in presenza di una discarica collocata nel centro abitato, addirittura a ridosso di alcune abitazioni, ricadente la stessa, tra l’altro, in zona di notevole interesse pubblico di cui alla legge 29.6.1939 n.1497, per tale motivo, a maggior ragione appare impossibile il rilascio delle autorizzazioni. E’ necessario evidenziare che il potenziale pericolo per la collettività, in particolare per le abitazioni limitrofe, aumenta durante la movimentazione dei rifiuti. Infatti i numerosi televisori e altri materiali pericolosi vengono frantumati con il mezzo meccanico “ragno” prima di essere caricati sul mezzo di trasporto, ciò provoca la conseguente dispersione nell’aria di polvere e fibre cancerogene.
Giova ripetere che tale impianto, che ha assunto le caratteristiche di una discarica, non può assolutamente sorgere nel centro del paese a pochi metri dalle abitazioni. Tuttavia, anche nella lontana ipotesi si volesse ricondurre il sito ad un centro di raccolta di materiale ingombrante, ovvero si sostenesse che il Comune avesse istituito una piazzola ecologica o eco piazzola destinata alla raccolta differenziata di rifiuti urbani, la stessa deve qualificarsi come centro di stoccaggio e pertanto essere preventivamente autorizzato dalla Regione.
E’ bene evidenziare che se alto è il rischio che le discariche comportano per l’ambiente, ancor di più lo è per le discariche abusive presso le quali, tra l’altro, sono smaltite tutte le tipologie dei rifiuti pericolosi e non, ove certamente la contaminazione del terreno supera i valori limiti di tollerabilità dell’inquinamento del suolo stabiliti dalla normativa vigente.
I residenti, dopo avere numerose volte invitato invano gli amministratori comunali a intervenire a tutela della salute dei cittadini e dopo aver interessato lo scorso mese di giugno il Comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sono stati “costretti” a richiedere l’ autorevole interevento di S.E. il Signor Prefetto di Reggio Calabria, dott. Luigi Varratta, particolarmente sensibile e attento alle problematiche che riguardano la salute e l’incolumità dei cittadini.
In conclusione dobbiamo ancora ripetere e mettere in risalto la scarsa attenzione posta dalle Istituzioni presenti sul territorio di Lazzaro alle tematiche ambientali e alla tutela della salute pubblica. Infatti non è possibile che chi è preposto alla vigilanza e al controllo del territorio non abbia notato la presenza di tale discarica che da molto tempo ha determinato un pericolo reale, concreto e grave per la salute dei cittadini.
Il paese di Lazzaro è diventato la discarica del Comune di Motta San Giovanni e di ciò dobbiamo essere riconoscenti soprattutto agli Assessori di Lazzaro che hanno dimostrato in questi anni di immobilismo di non avere a cuore il Bene del paese e gli interessi dei cittadini. Infatti non riusciamo a comprendere come sia stato possibile pensare di realizzare una discarica nel centro del paese.
Comitato Civico Lazzaro rappresentato da Vincenzo Crea
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