Lazzaro (RC), contatore ENEL in grave stato di abbandono

contatore enel abbandonato

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Riceviamo e pubblichiamo:

Nella contrada Oliveto di Lazzaro non si fa in tempo ad eliminare una situazione di rischio che subito all’orizzonte se ne presenta un’altra,  il tutto nel consolidato  disinteresse di chi è pagato, con i soldi dei cittadini, per tutelare la salute e l’incolumità degli stessi e nel grande silenzio di chi governa questo territorio che costantemente sfugge alle proprie responsabilità.

Infatti da circa  due mesi la fatiscente struttura in muratura all’interno della quale è custodito un contatore ENEL che alimenterebbe  la stazione di pompaggio delle acque reflue comunali posta a qualche metro dalla predetta struttura,  situata  in sinistra orografica del torrente Oliveto, vicino al ponte ferroviario  e a ridosso della via Vecchia Provinciale Lazzaro, presenta un alto rischio elettrico per la collettività poiché la stessa è priva di chiusura  in quanto la ruggine ha corroso le cerniere e gli sportelli di ferro sono stati divelti, quindi  chiunque potrebbe accedere e rimanerci secco, soprattutto i bambini che incuriositi, specialmente dopo le piogge dal rumore di fruscio  prodotto dall’impianto elettrico, potrebbero toccare i cavi elettrici e rimanere folgorati.

Da alcuni giorni risulta interrotta l’alimentazione elettrica alla stazione di pompaggio, atteso che  il limitatore di corrente (lo strozzo) del contatore  è abbassato. Non si esclude che  possa essersi verificato un corto circuito. In tal caso più alto sarebbe  il rischio elettrico qualora qualche sprovveduto provvedesse a riattivare il limitatore di corrente poiché tale operazione potrebbe fare scoppiare l’impianto e determinare un incendio.  Inoltre da circa una settimana  il depuratore stranamente come per magia non scarica più sulla battigia e le acque torrentizie sono più torbide e per quanto visivamente osservabile sembrerebbe che il depuratore sia  in stato di completo abbandono e in disuso.

L’interrogativo è d’obbligo: dove scarica il depuratore dell’Oliveto? Quale misteriosa operazione è stata clandestinamente eseguita?

I fatti ancora una volta dicono che la nostra salute e incolumità non sono pienamente tutelate dagli Organi Istituzionalmente preposti.  Non riusciamo a spiegarci come in questo territorio nessuno si accorge di situazioni di così grave pericolo che sono sotto gli occhi di tutti. E pensare che a seguito di alcune nostre recenti segnalazioni trasmesse al Comando Carabinieri Tutela dell’Ambiente N.O.E. Reggio Calabria , alla  Capitaneria di Porto Reggio Calabria, alla  Direzione scientifica ARPACAL di Catanzaro e al Dipartimento ARPACAL di Reggio Calabria,  concernente lo sversamento permanente di rifiuti liquidi da una tubazione posta a circa un metro dalla stazione di pompaggio risulterebbe eseguito un sopralluogo da parte di un Ente  competente che non poteva non notare tale situazione di pericolo.

Inoltre tale pericolo si sarebbe dovuto constatare anche quando si è provveduto a transennare il tratto finale di strada,via vecchia provinciale,  e della parallela strada comunale, via degli Scalpellini, che  giungono sul torrente Oliveto, rese in quel tratto intransitabili da qualche marginale danno arrecato dalle piogge abbattutesi nei primi mesi dell’anno. Al riguardo non fa male ricordare  che i greti dei torrenti per legge non possono essere oggetto di libero transito nemmeno di persone.

In ogni modo in considerazione del fatto che la segnalazione inoltrata direttamente nella mattinata del 13 maggio u.s. da un cittadino di Lazzaro  alla polizia municipale di Motta San Giovanni non ha prodotto alcun risultato, sebbene  la grave situazione di pericolo richiedeva un tempestivo intervento, nel pomeriggio della stessa giornata abbiamo provveduto a segnalare  telefonicamente la gravissima  situazione di pericolo ai Vigili del Fuoco di Reggio Calabria e ci è sembrato opportuno informare tramite il numero verde anche l’ENEL.

La segnalazione  è stata ancora una volta prontamente recepita  dai Vigili del Fuoco che hanno provveduto a rimuovere l’imminente pericolo e a cautelare la struttura, in attesa dei provvedimenti di messa in sicurezza dell’Ente competente.

All’ Assessore ai Lavori Pubblici, Acquedotti Fognature, Servizi al cittadino del Comune di Motta San Giovanni, che aveva assicurato la piena disponibilità a collaborare per provare a risolvere, nel limite del possibile, tutte le problematiche sollevate da questo Comitato, chiediamo    di voler far conoscere ufficialmente la situazione relativa allo scarico del depuratore dell’Oliveto e di dare sollecito riscontro alle nostre numerose richieste concernenti anche altre problematiche d’interesse collettivo, delle quali è stato interessato anche l’Assessore all’Urbanistica, rapporti con le Istituzioni, Innovazioni Tecnologiche del Comune di Motta San Giovanni, che non ha mai fornito alcuna risposta.

Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”

rappresentato da Vincenzo Crea

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Author: Cristina

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