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Riceviamo e pubblichiamo:
L’ANAS compartimento viabilità per la Calabria di Catanzaro, senza determinarsi sulla pericolosità degli interventi in questione segnalati da questa Associazione, ci ha fatto sapere, notiziando la direzione generale per le infrastrutture stradali che aveva richiesto di essere informata sulla tematica, che per quanto concerne il punto relativo al transito pedonale lungo la nuova SS I06 si sottolinea che lo stesso non è consentito dal Nuovo Codice della Strada. II suddetto transito è consentito invece lungo Corso Italia, ex SS 106, in attraversamento all’’abitato di Lazzaro.
Con riferimento alla nota dell’ANAS si rileva che il contenuto della stessa non dà esaustive risposte alle segnalazioni di pericolo per la sicurezza degli utenti della Ss 106 inducendo pertanto l’Associazione scrivente a ribadire le argomentazioni già presentate nelle precedenti note, nelle quali si evidenziava che il tratto che attraversa il territorio di Lazzaro su cui la stessa arteria svolge, dalla sua realizzazione, congiuntamente anche la funzione di mobilità pedonale e ciclistica.
Pertanto nell’accettazione del divieto di transito ai pedoni comunicato dall’ANAS ci induce a interrogarci quale sia invece il percorso pedonale consentito per la cittadinanza lazzarese tanto che il centro abitato si sviluppa senza soluzione di continuità lungo la Ss 106 stessa. Ciò, quindi vorrebbe, per deduzione, assoggettare la cittadinanza alla sola mobilità veicolare. I dubbi sulla veridicità di quanto Asserito dall’ANAS trovano fondamento nella mancata citazione dell’articolo del codice stradale che ne vieta il transito, non è altresì riportata la categoria di strada a cui la Ss 106 è assimilata secondo il codice della Strada e il DM 2001.
Per quanto riguarda invece gli interventi realizzati a Pellaro e Lazzaro Sud era stato evidenziato l’acuirsi della pericolosità a seguito delle rimodulazioni effettuate, non era stato fatto alcun riferimento ai flussi di traffico ridefiniti nel quadro globale di sistema viario, citati dall’ANAS nella comunicazione.
Si ribadisce pertanto l’urgenza di una corretta e responsabile verifica del rispetto delle norme di sicurezza a cui è obbligatorio attenersi nella progettazione e costruzione delle infrastrutture stradali, che nel caso in questione dovranno trovare accoglimento nella successiva attività di collaudo.
A completamento dei disagi per il conducente, sullo svincolo di Lazzaro Sud è possibile riscontrare una disordinata presenza di segnaletica verticale di indicazioni che in ingresso nel corso Italia e sull’isola centrale riportano le indicazioni “SA-RC A3” – “REGGIO CALABRIA” – “LAZZARO”. Trattandosi di situazioni che espongono in pericolo l’incolumità delle persone, non bisogna essere raffinati tecnici per capire che il pericolo esiste, giova ripetere e sottolineare la necessità e l’urgenza di adottare i dovuti provvedimenti per scongiurare prevedibili eventi tragici. E’ scandaloso e grave che per oltre quarant’anni è stato permesso il transito ai pedoni, non si è provveduto ad informare l’utenza e alla collocazione della prescritta segnaletica indicante tale divieto.
Nel tratto di Ss 106 in questione sono ubicate, tra l’altro, le fermate dei mezzi pubblici di linea.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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