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L.C., di anni 38, aveva ieri deciso di togliersi la vita. Con quest’intento, al rientro da una giornata di lavoro in Provincia, aveva parcheggiato il proprio furgone sulla SS106 all’altezza del precipizio che sovrasta la scogliera di Capo d’Armi, in località Lazzaro di Motta San Giovanni e si era arrampicato sul muro di recinzione con il chiaro proposito di catapultarsi nel vuoto.
Fortunatamente, aveva telefonicamente anticipato l’intento di compiere l’insano gesto al proprio datore di lavoro, il quale si era premurato di avvisare con una telefonata il 113. Immediato l’allarme diramato a tutte le pattuglie sul territorio che consentiva il tempestivo e provvidenziale intervento di una pattuglia della Polizia Stradale, i cui componenti giungevano appena in tempo ad impedire la consumazione dell’estremo gesto.
Difatti, bloccato l’aspirante suicida nel momento in cui avrebbe potuto da un istante all’altro porre in atto il proprio intendimento, lo inducevano a più miti consigli e lo accompagnavano presso i propri uffici per poi, notevolmente rasserenato, restituirlo all’affetto dei propri cari. L.C. avrebbe lasciato la moglie e due figli in tenera età.
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