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Riceviamo e pubblichiamo:
Mentre gli abitanti di Motta e Lazzaro soffrono la sete ci si permette il lusso di sprecare il prezioso liquido, bene primario, non curanti delle difficoltà che stanno affrontando le famiglie, specialmente quelle famiglie con persone allettate.
Una maggiore attenzione da parte di coloro preposti a vigilare sulla “cosa pubblica” eviterebbe inutili sperperi di risorse pubbliche. Infatti da oltre un mese in via Oliveto (innesto da via del Bergamotto) poco prima di arrivare al depuratore comunale, dal manto stradale sgorga continuamente acqua per uso umano che dopo aver percorso un tratto di strada si riversa nell’adiacente torrente, mentre perdura la perdita sotto il ponte stradale di San Vincenzo già segnalata lo scorso 10 luglio.
Inoltre in via Eduardo De Filippo da un mese abbondante sgorga dal manto stradale una copiosa fuoriuscita di acqua per uso umano che dopo aver percorso per circa duecento metri il tratto di strada con notevole pendenza, formando lungo il percorso delle pozzanghere, raggiunge la Ss 106 al margine della quale il liquido si disperde in direzione Reggio.
Si pone fortemente in evidenza che tale stato di fatto determina un grave inconveniente igienico sanitario atteso che l’acqua in parte risiede davanti alle abitazioni, sotto le finestre di un ristorante e davanti all’entrata principale dello stesso, punti divenuti habitat ideale per la proliferazione di zanzare e altri insetti. Alcune articolazioni comunali sarebbero state ripetutamente informate da alcuni residenti, che hanno inviato anche delle foto al Vice Sindaco Giuseppe Benedetto richiedendone un urgente intervento.
Anche lungo il vetusto e grosso tubo centrale posto in alto sotto il ponte stradale dell’Oliveto da molto tempo si registra nelle parti arrugginite e in alcune giunture delle perdite di acqua. Non si esclude che la situazione possa degenerare con conseguenti disagi per le abitazioni servite da detta condotta, quindi a mio avviso sarebbe opportuno, tramite le dovute verifiche, procedere alla sostituzione del breve tratto di tubazione.
Altro spreco di acqua si registra alla fontanella di Paolia posta vicino alla fabbrica di laterizi che viene lasciata aperta e il liquido si disperde lungo la strada raggiungendo Corso Italia. Lo stesso dicasi per la fontana posta sul lungomare Cicerone. In questo contesto appare poco opportuno l’invito rivolto ai cittadini di evitare di esagerare con i giardini, orti selve.
Non si comprende “quale siano i limiti dell’ ”esagerazione”, visto i divieti imposti con ordinanza sindacale dello scorso 7 luglio, con la quale tra l’altro si invita i cittadini di controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici al fine di individuare eventuali perdite occulte. Per i controlli degli impianti idrici pubblici chi ci pensa? e per le evidenti e individuate perdite sulla rete idrica comunale cosa fa l’Ente?
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e responsabile del Comitato spontaneo Torrente Oliveto
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