Laureana di Borrello, Giudice di Pace costretto a lavorare tra calcinacci

Processo Ada

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Ecco parte del comunicato pervenutoci dal SUL (Sindacato Unitario dei Lavoratori)

Nello scorso mese di Dicembre siamo stati costretti a denunciarre pubblicamente le precarie condizioni della sede del Giudice di Pace di Laureana di Borrello. Tali problemi, di sicurezza dei luoghi di lavoro, sono stati sottoposti all’attenzione del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro (SPISAL), al fine di tutelare la salute dei lavoratori distaccati dal Comune che prestano servizio agli uffici del Giudice di Pace. L’intervento dello SPISAL ha generato tutta una serie di prescrizioni, nei confronti dell’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’immobile, relativamente ad alcuni interventi strutturali necessari per mettere a norma i luoghi di lavoro.

A sua volta il Comune, in data 26 Febbraio 2015, avviava i lavori di ripristino dell’anzidetto immobile destinando tre operai ma, dopo solo 7 giorni i lavori venivano sospesi. Questo discutibile intervento ha semplicemente segnato una fase di inizio lavori con detriti e polvere sparsi dappertutto. In verità, nulla di serio ma, soltanto una parvenza di lavori iniziati senza alcuna programmazione. Forse si tratta di una finta riparazione per dimostrare la volontà di voler asseverare alle prescrizioni dello SPISAL? Intanto l’indecenza dei locali è sotto gli occhi di tutti: cumuli di calcinacci e polvere sparsa sui mobili, sui faldoni contenenti documenti di causa, sugli scaffali degli archivi, ecc. ecc.. Insomma una condizione di igiene e sicurezza ancor più grave di quella in cui si trovavano i locali prima dell’inizio lavori. Nonostante il “cantiere aperto”, il lavoro del Giudice di pace continua e gli avvocati

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Author: mario.labate

mario labate - collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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