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Un maggio caldo a Reggio Calabria. Non parliamo di clima meteorologico, bensì di quello politico.
Chi vive nella nostra Città e chi si è informato tramite i media online, sa benissimo che questo mese, che si avvia alla conclusione, è stato carico di evitabili tensioni. La disoccupazione, il disagio sociale, le situazioni di ristrettezza economica e l’atavica mancanza di punti di riferimento, hanno sicuramente contribuito al riacutizzarsi di uno scontro ideologico.
Ma veniamo ai fatti. Nel pomeriggio di ieri (sabato 26 Maggio), 3 militanti della Fiamma Tricolore sono stati aggrediti da una cinquantina(!) di componenti dei Centri Sociali siciliani (pare che la maggior parte fossero palermitani), accorsi in massa in segno di solidarietà con il CSOA “Cartella”, recentemente colpito da un attentato incendiario. Il grave episodio subito dal CS di Gallico, riconducibile alle vili e violente logiche malavitose, è stato abbondantemente stigmatizzato – in maniera bipartisan – da tutti i protagonisti del mondo politico e sociale reggino.
Le “colpe” che vengono ascritte ai militanti della Fiamma sarebbero risibili, se non fossimo qui a discutere di una vigliacca aggressione. Il Movimento della Destra Sociale si è reso protagonista di una raccolta firme per dedicare l’attuale Piazza Orange allo storico Segretario del MSI Giorgio Almirante. Non staremo qui a discutere sulla bontà o meno dell’iniziativa; vogliamo porre l’accento sul fatto che dei liberi cittadini hanno raccolto democraticamente delle firme, pertanto, riteniamo inaccettabile il clima di contestazione che ne è conseguito, con un tourbillon di comunicati che hanno letteralmente messo alla pubblica gogna dei giovani “rei” di avere Idee e proposte, portate avanti nel rispetto delle normative vigenti.
Purtroppo, come spesso accade, dalle parole si è passati ai fatti. Ovviamente secondo delle modalità abiette, che non sono di certo una novità per una parte politica che dona il “meglio di sé” quando si trova in branco.
Anche la nostra Associazione, ha subito duri attacchi (a suon di comunicati!) durante questo mese. Un’accozzaglia di sigle (partitiche e non), ha tentato in tutti i modi (persino con un appello al Prefetto!), di non farci espletare una conferenza presso la CASA DI TUTTI I REGGINI, ovvero Palazzo S. Giorgio. Quando vi sono delle regole “democratiche” (che non abbiamo certo scritto noi!) e tali regole vengono rispettate, non si comprende come si possa chiedere l’annullamento di iniziative di interesse pubblico,
semplicemente per i capricci di qualcuno che cerca in tutti i modi di innalzare i toni dello scontro politico, probabilmente per “portarsi avanti” con la campagna elettorale.
Nel manifestare la nostra piena solidarietà ai ragazzi aggrediti dal branco dei “disagiati sociali”, ci auguriamo che i produttori seriali di comunicati, non si lascino sfuggire questa occasione per gettare acqua sul fuoco, smettendo quelle vesti intrise di ipocrisia e di antagonismo rabbioso che li hanno caratterizzati durante questo maggio.
Auspichiamo altresì, di non doverci ritrovare più in una Città cosparsa di striscioni inneggianti odio verso la controparte politica o bandiere con falce e martello, strategie e simbologie vetuste, che non hanno portato nulla se non morte e distruzione (fisica ed economica!) in svariati Paesi del Mondo.
Reggio Calabria non è mai stata, non è e – per quanto ci riguarda – non sarà mai una piccola Stalingrado. Pertanto, se qualcuno vuole approfittare di fatti di cronaca, per ottenere un “lasciapassare” per qualche improbabile rivoluzione “bolscevica” in riva allo Stretto, lo invitiamo a ritornare su questo Pianeta (ed in questa era!) e ad occuparsi delle problematiche concrete che attanagliano la vita dei nostri Concittadini.
Associazione Culturale e di Promozione Sociale TemerariaMente
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