L’antichità calabrese al “Tito Minniti” con i reperti del MArRC

aeroporto dello stretto

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«L’aeroporto “Tito Minniti” costituisce una delle infrastrutture più strategiche per lo sviluppo della città metropolitana di Reggio Calabria e dell’area dello Stretto, nonché, in un quadro più ampio, di tutta la nostra regione – dichiara il Direttore del Museo Archeologico Nazionale, Carmelo Malacrino -. Le notizie sul pericolo di chiusura dello scalo ci inducono ad auspicare prospettive e soluzioni efficaci per il futuro dei trasporti da e per la Calabria. Ma dalle infrastrutture passa anche lo sviluppo culturale e la promozione turistica di un territorio.

Senza strade, ferrovie e aeroporti – continua Malacrino – non si possono programmare strategie per il turismo e l’economia della cultura. La Calabria, poi, è anche geograficamente collocata al centro del Mediterraneo e da questa posizione trae storia e tradizioni millenarie. Siamo certi – afferma ancora il Direttore – che ognuno degli attori coinvolti farà la propria parte per garantire il servizio del “Tito Minniti” alla collettività. Come Museo, siamo disponibili a fare la nostra.

A partire dal desiderio di creare un punto di accoglienza e promozione turistica del MArRC nello scalo reggino, con il quale, tramite l’esposizione di alcuni reperti e grazie alle nuove tecnologie, incentivare la visita non solo del Museo Archeologico, ma anche degli altri luoghi della cultura del territorio. Con l’obiettivo – conclude Malacrino – di illustrare la ricchezza storica della Calabria e rafforzare il ruolo determinante dello scalo aeroportuale in un territorio dalla forte vocazione turistica, quale è quello di Reggio Calabria e dell’area dello Stretto».

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