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Si è svolto lo scorso 8 gennaio, presso la saletta della chiesa di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, l’incontro sul tema “L’assedio di Reggio del 387/86 a.C.”, promosso dall’Ass. Cult. Anassilaos in collaborazione con l’Ass. Cult. “Fenice dello Stretto”.
Nel corso dell’evento, dedicato ad uno delle pagine più celebri della storia reggina, gli undici mesi di eroica resistenza alle soverchianti truppe siracusane del tiranno Dionisio I, sono intervenuti Natale Zappalà, ricercatore presso l’Università di Messina, e il giovanissimo Domenico Colella, esperto di armi e tattiche militari dell’antichità. Numeroso il pubblico in sala, salutato dai presidenti dei sodalizi organizzatori, Stefano Iorfida e Maria Francesca Fassari.
La contestualizzazione storiografica e il vivido racconto dell’assedio, durante il quale i Reggini giunsero persino a nutrirsi d’erba per sopravvivere, sono stati gli argomenti al centro della relazione di Natale Zappalà, un’occasione in più per rimarcare la grande importanza politica ed economica della città dello Stretto nel V-IV sec. a.C.
L’analisi delle armi utilizzate all’epoca, i mortiferi giavellotti ma soprattutto le catapulte e le baliste impiegate per la prima volta proprio da Dionisio I, hanno invece costituito l’oggetto del meticoloso intervento di Domenico Colella, comprensivo di materiale multimediale illustrante le rievocazioni belliche en plen air curate dalla “Compagnia del Drago”, gruppo di studiosi e appassionati dell’argomento di cui fa parte lo stesso Colella.
Molteplici anche gli interventi dalla platea, anche per via della presenza di numerosi studiosi quali il prof. Franco Arillotta, l’archeologo Riccardo Consoli e molte altre personalità di spicco del panorama culturale reggino.
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