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Scadranno il prossimo 15 marzo 2013 i termini per partecipare al Premio Giornalistico Nazionale Fidas “Isabella Sturvi”, giunto alla sua terza edizione.
Il premio, patrocinato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, mira ad accrescere la sensibilità della cittadinanza e in particolar modo delle giovani generazioni sui temi della donazione del sangue e del volontariato, ma allo stesso tempo anche a segnalare all’attenzione dell’opinione pubblica quei giornalisti e quelle testate e trasmissioni, televisive, radiofoniche o web, che si sono distinte per completezza e correttezza di informazione su tali argomenti.
Il concorso è quindi rivolto a tutti quei giornalisti che si siano particolarmente distinti nel mondo del volontariato o che abbiano saputo promuovere, attraverso la loro opera, un’informazione chiara ed efficace.
La partecipazione, gratuita prevede l’invio, via mail o tramite posta raccomandata, da parte del giornalista, professionista o pubblicista, di una copia del servizio, realizzato per carta stampata, tv, radio o testata web, che sia stato pubblicato dal 30/04/2012 al 15/03/2013, sul tema della donazione del sangue e del volontariato, con allegati il proprio curriculum vitae e le indicazioni relative alla pubblicazione o alla messa in onda.
Tra gli elaborati prodotti la Giuria selezionerà, entro il 31 Marzo, i tre più rispondenti ai motivi ed agli obiettivi del Premio, premiando i loro autori nel corso del 52° Congresso nazionale Fidas, che si svolgerà a Padova il prossimo Aprile.
“Come medico e come persona che ha sempre dedicato parte del proprio tempo al volontariato non posso che plaudire all’iniziativa”, ha dichiarato l’Assessore alle Politiche e Pianificazione Culturale della Provincia reggina, Eduardo Lamberti Castronuovo, “che si inserisce appieno nell’ambito di quella promozione dei temi sociali che la Provincia di Reggio, guidata dal Presidente Giuseppe Raffa, ha fin da subito fatto proprio”. “E’ importante che si veicoli il più possibile, tramite i mezzi di informazione, la rilevanza del volontariato, che si diffonda la cultura del dono di sé all’altro, soprattutto fra i più giovani e in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo; ben vengano quindi simili riconoscimenti che premiano non solo il più valente ma anche il più sensibile”.
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