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Si è svolta a Palazzo Alemanni, una riunione, coordinata della Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, sul progetto di Zona Economica Speciale (ZES) per il Porto di Gioia Tauro, per condividere i contenuti del “piano” da presentare al Governo Nazionale, così come già definito nella Delibera di Giunta proposta dal Presidente Scopelliti.
All’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa dalla Giunta – hanno preso parte i Sindaci del comprensorio (Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando), un rappresentante dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, i rappresentanti dei Sindacati, l’Autorità Portuale, i rappresentanti di Camera di Commercio e Confindustria, la Capitaneria di Porto e i rappresentanti di MCT ai quali è stato illustrato il percorso avviato, dettagliando alcuni punti di forza su cui puntare per l’avvio della ZES di Gioia Tauro.
E’ stato definito ed approvato un piano che prevede l’individuazione di un’area portuale e retro portuale di Gioia Tauro che include le aree in concessione alle società terminalistiche, la zona franca e le aree industriali, per una superficie totale di circa 740 ettari. Sarà richiesto che nella ZES vengano ammesse aziende che svolgono attività di natura logostico/distributiva o di natura industriale e aziende di servizi in genere. In particolare siano consentite operazioni di: importazione, deposito merce, confezionamento, trasformazione, assemblaggio, riesportazione merce.
Particolare attenzione sarà rivolta anche al regime fiscale, infatti si richiede che le nuove imprese che inizieranno una nuova attività economica nella ZES, potranno usufruire di agevolazioni quali: l’esenzione delle imposte dirette sui redditi (IRER) per i primi periodi di imposta; l’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e l’esenzione dall’IMU per gli immobili posseduti dalle stesse imprese e utilizzati per l’esercizio delle nuove attività economiche; riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Nel corso dell’incontro è stato messo in evidenza, inoltre, che le nuove imprese dovranno mantenere la loro attività per almeno dieci anni, pena la revoca retroattiva dei benefici concessi e goduti. Almeno il 90% del personale sarà reclutato nell’ambito della regione, e almeno il 50% dalla piana di Gioia Tauro. Tutto questo è contenuto in Piano che il Presidente Scopelliti invierà al governo nazionale nei prossimi giorni.
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