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di Marina Crisafi
A trenta giorni e trenta lune dalla Grecia, tra le Terre del Non Ritorno e il Mare Antico, esiste un regno nato da una mora caduta da un albero del giardino del Cielo, governato da un re fanciullo dai capelli biondi e ondulati che scivolano sulle spalle, affiancato dalla saggia regina madre e da Nila, bellissima principessa dagli occhi smeraldo e sorvegliato da un custode brontolone che con l’energifago cattura i fulmini e la forza del vento.
“La terra di Tinarea”, prima fatica letteraria di Ines Cilione pubblicata per i tipi di Laruffa editore, è un romanzo che si accredita tra i migliori fantasy per ragazzi, che fa divertire e sognare anche gli adulti, conducendoli in un’avventura mozzafiato fino all’ultima pagina. Non mancheranno, infatti, i colpi di scena, che vedranno sconvolgere la tranquilla vita di Tinarea: un brutto giorno all’improvviso spariscono tutte le nuvole!
Qualcuno ha rapito Lidia e gli abitanti del sottosuolo e nessuno può più azionare il plasma nuvole. Guidati dal re fanciullo, Caran, un drappello di impavidi volontari scelti tra i sudditi più fidati, il custode del regno, Betrham in compagnia dell’inseparabile Camaleonte Dorato si recheranno nel ventre della terra, partendo per una spedizione insolita e pericolosa per cercare di salvare Tinarea.
A scandire il tempo della missione sarà la Fiamma della Verità con i sette colori dell’arcobaleno che vorticano predicendo i futuri avvenimenti. Così, tra segreti svelati, strane creature e fuochi malvagi, il nemico sarà sconfitto e le nuvole torneranno nel cielo alternandosi con le stelle. Tinarea tornerà ad essere il regno perfetto con il ritorno del terzo principe gemello e una fanciulla da amare per Caran.
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